La Corea del Nord ha annunciato ufficialmente alla televisione di Stato di aver condotto “con successo” un nuovo test nucleare sotterraneo, il terzo dopo quelli del 2006 e del 2009. L’obiettivo dell’ennesima provocazione di Pyongyang, in questo caso particolarmente grave, è quello, secondo la retorica del regime, di “proteggere la sicurezza nazionale e la sovranità del Paese contro l’ostilità perenne degli Stati Uniti”. L’agenzia ufficiale nordcoreana ha poi diffuso ulteriori dettagli sull’esperimento, parlando di un test di “alto livello” che ha visto l’utilizzo di un ordigno nucleare miniaturizzato, ma più potente dei precedenti.
Immediate, e preoccupate, le reazioni della comunità internazionale: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha parlato di un test provocatorio che non rende il Paese più sicuro. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon lo ha definito “destabilizzante”, mentre anche da Mosca, storicamente più morbida con il regime nordcoreano, sono arrivate parole molto dure. E la tensione nella penisola coreana, a 60 anni dalla fine della guerra tra il Nord e il Sud, torna a essere altissima.