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Finmeccanica? Una sconfitta per l’Italia

Le notizie si susseguono: Giuseppe Orsi, l’uomo che aveva debellato Pier Francesco Guarguaglini, è stato arrestato.

Certo in questa travagliata campagna elettorale non ci facciamo mancare nulla e forse una tempistica diversa avrebbe aiutato i cittadini a capire un po’ di più sulle complesse vicende che coinvolgono banche, l’Eni e la più grande azienda industriale italiana.

Di certo la possibilità di individuare ritorni italiani nel flusso di tangenti internazionali importa molto di più che non episodi di corruzione internazionale che, all’opinione pubblica italiana, non solo non importano molto, ma  anzi, potrebbero risultare in parte giustificati se effettuati nell’interesse del Paese.

Altra cosa è se parte di queste risorse sono state utilizzate in Italia per altri fini.

Ma il problema vero è un altro!

Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte su Formiche.net il più grande gruppo italiano dell’aerospazio e difesa, il cui maggiore azionista è il ministero del Tesoro, che era diventato il quinto gruppo al mondo nel suo settore in questi ultimi anni, vive da più di un anno una situazione più che difficile.

E la causa non è da iscriversi alle vicende giudiziarie ma alle scelte gestionali e di strategia industriale che il nuovo gruppo dirigente ha attuato a cominciare dall’alienazione in fieri di Ansaldo Energia, un asset strategico per il Paese e offerto apparentemente sul mercato solo per fare cassa. O l’abbandono del mercato americano, la razionalizzazione dell’elettronica, la crisi dell’aeronautica …tutte variabili che hanno creato sconcerto negli investitori, nel mercato e gioia nei competitors che hanno di fatto visto sparire un pericoloso concorrente sui mercati mondiali.

Il tutto con l’imbarazzante silenzio dei governi che si sono succeduti e che mai hanno chiesto a questa gestione quale fosse la strategia industriale, dove si sarebbe posizionata Finmeccanica nei prossimi anni. Ed ancora era questo il mandato che l’allora ministro Tremonti aveva dato al neo amministratore delegato? Destrutturare Finmeccanica? Se si, perché? Se no, perché nessuno ha vigilato?

Anche il governo Monti si è preso una grande responsabilità non affrontando il problema, sordo alle esigenze della politica industriale che sono alla base dell’economia reale, su cui vivono anche i sistemi finanziari.

Di certo oggi in molti Paesi europei e non, parecchi si sfregheranno ancora le mani ed il vero sconfitto da questa vicenda è il sistema Paese Italia.



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