Le distanze registrate in occasione del vertice sino-europeo dello scorso maggio, quando le divergenze sul commercio fecero saltare la posizione comune sul clima, sembrano per il momento messe da parte. Anche perché questa volta, a differenza dei 28 Stati membri dell’Unione europea, il dialogo sarà bilaterale. Per questo, con una lettera aperta pubblicata su Die Welt, il presidente cinese Xi Jiping, in procinto di arrivare in Germania per il G20, ha voluto sottolineare la sempre maggiore importanza strategica che le relazioni sino-tedesche stanno acquisendo per la governance economica globale.
L’auspicio del leader comunista è che il summit di Amburgo possa garantire “un’economia aperta”. Il riferimento è all’agenda protezionistica di Donald Trump, che assieme alla decisione del presidente di ritirarsi dall’accordo di Parigi sul clima con l’intento di ridiscuterne le condizioni, hanno intaccato il ruolo degli Usa quale Paese perno della leadership globale così come costituita nel Dopoguerra. L’intervento di Xi “per fare del mondo un posto migliore” fa leva sulla necessità di instaurare un meccanismo di dialogo a più livelli tra i due governo. I due Paesi, scrive ancora “devono saper gestire in modo adeguato le divergenze attraverso consultazioni amichevoli” e “darsi sostegno e comprensione sui temi che ognuno ritiene chiave”. La Germania è oggi il principale partner commerciale europeo di Pechino. Ulteriori collaborazioni si potranno trovare dall’interazione tra due progetti simili, l’industria 4.0 tedesca e la strategia al 2025 dei cinesi per l’innovazione .
Sei mesi dopo aver difeso la globalizzazione dal palco del Forum economico mondiale a Davos, il presidente cinese avrà così una seconda occasione per rimarcare i concetti già espressi. Ma questa volta lo farà con il contributo di Berlino, sottolinea la Reuters, in “uno strano abbraccio” nonostante le preoccupazioni per la tutela dei diritti umani nella Repubblica popolare, le divergenze sull’attribuzione ai cinesi dello status di economia di mercato e le critiche per la mancata reciprocità nell’accesso al mercato.
Pechino, spiega all’agenzia stampa il direttore del Mecator Institute for Chinese Studies, “intende presentarsi come potenza generosa e collaborativa” e per farlo cerca di evirare i temi politicamente controversi come potrebbe diventare il caso del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo. Secondo quanto emerso, la moglie dell’intellettuale, condannato nel 2009 a 11 anni di carcere per sovversione, avrebbe inviato una lettera ai governi di Germania e Stati Uniti chiedendo di fare pressioni affinché il marito, che soffre di un cancro al fegato allo stadio terminale, possa curarsi all’estero. Il portavoce dell’esecutivo di Berlino, Steffen Seibert non ha confermato la richiesta. “Auspichiamo che possa ricevere il sostegno di cui ha bisogno” si è limitato a dire.
Prima di volare alla volta della Germania, Xi ha avuto un faccia a faccia al Cremlino con Vladimir Putin. Il colloquio è servito a rimarcare gli sforzi sull’arena internazionale: dalla sicurezza, “alla lotta contro le minacce e le sfide moderne”. Per i due leader si è trattato del terzo incontro quest’anno. L’economia ha fatto anche in questo caso da padrona. Ma le nuove provocazioni del regime nordcoreano, che ha annunciato di aver testato un missile intercontinentale capace di raggiungere l’Alaska, sono piombate sulle discussioni.
Entro la fine 2019 il colosso energetico russo Gazprom inizierà le forniture di gas verso il la Repubblica popolare. Un accordo che rientra nell’intesa da 400 miliardi di dollari siglata a maggio del 2014 e che prevede la vendita di 38 miliardi di metri cubi di gas russo l’anno, attraverso le pipeline siberiane.