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I piani alla tedesca di Tremonti per scardinare l’egemonia di Berlino

Serve una politica economica alla tedesca per contrastare la locomotiva tedesca. Se Berlino non esita ad adottare politiche pubbliche con ruolo pervasivo ad esempio della loro Cassa depositi e prestiti, che cosa aspetta l’Italia a utilizzare la Cdp in chiave tedesca invece di smantellarla come vogliono i mercatisti in servizio permanente effettivo in Italia specie sulle prime pagine dei giornali?

E’ quello che in sostanza auspica e si chiede l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che in questa campagna elettorale è candidato della Lega. Ma Tremonti per analizzare e proporre una diagnosi per l’economia italiana parte da una premessa, o meglio da una lettera.

La missiva di Draghi e Trichet

“Il governo Berlusconi è caduto per la lettera ricatto scritta da Draghi, nell’estate 2011”, ha detto Giulio Tremonti intervistato da Radio Capital. “Draghi stava a Roma a tramare, e la lettera della Bce – ha aggiunto l’ex ministro – è stata scritta a Roma, con il ricatto dei banchieri, uno dei quali, Draghi, avrebbe fatto meglio a occuparsi della vigilanza su Mps. Il ricatto era: non ti comporo titoli se non fai A, B, C e D, era una lettera politicamente criminale, perché il signor Draghi che stringe sull’economia italiana, chiede l’anticipo di un anno del pareggio di bilancio, ha causato la devastazione che c’è adesso, poi in dicembre Draghi è stato espansivo regalando un trilione alle sue amiche banche, la sua nuova patria. Senza quel ricatto sarebbe stato meglio andare a votare. Io penso che se le banche centrali devono essere indipendenti dalla politica, i governi devono essere indipendenti da tecnocrati che seguono la logica degli Illuminati e la logica dei circoli degli interessi. Il Paese già in crisi è entrato in ulteriore crisi con l’aumento delle tasse e tagliando in modo brutale e bestiale”.

Le accuse alla Vigilanza

Tremonti accusa Draghi di non aver vigilato su MPS, e a proposito del suo ruolo, in quanto ministro dell’Economia, dice: “Il ruolo di vigilanza sulla Fondazione era di pura legittimità, se la Fondazione ti porta le carte in linea il Ministero non ha alcun potere, chi non ha vigilato non siamo né Tommaso Padoa Schioppa né io. Quello di MPS è lo scandalo bancario più grosso del secolo, l’equivalente della Banca di Roma che portò alla fine della sinistra storica”.

Critiche agli endorsement di Usa e Germania pro Monti

Casa Bianca e Berlino ripetono il loro apprezzamento per Monti ed è palese l’avversione per Berlusconi, Tremonti commenta: “In Italia si vota per gli italiani, il mio amico Schaueble voti per la Merkel che io avrei difficoltà a votare”.

Il ruolo della Cassa depositi e prestiti alla tedesca 

Ma Tremonti è candidato premier? “Lo decidono gli elettori, ora mi ospita la Lega, non avevo alternative, in 4 mesi non si fonda un partito, ora il mio programma lo copiano tutti”. Lei a Palazzo Chigi, Berlusconi all’Economia? “Preferisco parlare di cosa serve al paese – risponde Tremonti – con questo cambio euro dollaro e il credito alle imprese che non c’è Casa Bianca o no andiamo a sbattere, serve un cambio più favorevole all’Italia e meno agli amici tedeschi, per fare credito serve una gigantesca banca pubblica, una Cassa Depositi potenziata e con la garanzia di Stato, esattamente come i tedeschi”.

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