Due casi eclatanti in una sola giornata di mezza estate hanno riportato alla ribalta il tema sul femminicidio. Ruggero Po, nella sua audio-rubrica “Il Senno di Po”, ha ascoltato l’avvocato matrimonialista, Annamaria Bernardini De Pace, per commentare due efferati omicidi di donne. Nel passato si insegnava a proteggere il più debole, invece oggi è la cattiveria a dilagare. L’avvocato Bernardini De Pace punta il dito al finto buonismo che impera quando si trattano determinati argomenti sui mass media e fa una riflessione più ampia dove in gioco ci siamo tutti noi e i valori da trasmettere alle nuove generazioni. “Tutti stiamo sbagliando perché non focalizziamo la nostra attenzione sui valori importanti”, conclude l’autrice di Legami e slegami.
Ascolta l’audio intervista di Ruggero Po ad Annamaria Bernardini De Pace.
ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:
TURISMO, PERCHÉ L’ITALIA NON PUÒ COCCOLARSI TROPPO CON I BUONI NUMERI
Il turismo in Italia è in ripresa. Il “Senno di Po” – l’audio-rubrica curata da Ruggero Po per Formiche.net – oggi tratta proprio dei numeri dei turisti di questa estate italiana. L’unica controtendenza registrata è quella della capitale. Mentre le città d’arte hanno visto un’affluenza maggiore di turisti rispetto agli altri anni, tanto da fare entrare anche Milano tra le mete ambite, Roma perde il suo appeal. Ruggero Po ne parla con Claudio Visentin, storico del turismo e docente all’Università della Svizzera italiana, che dà una lettura sui perché di questa affluenza: la paura ormai internazionale del terrorismo e l’incertezza che si vive giorno per giorno che fa prediligere una vacanza tranquilla e ben conosciuta.
ASSUNZIONI PER ETÀ E COLORE, COSA (NON) SI PUÒ FARE. PARLA IL PROF. GARIBALDI
Il “Senno di Po” si è occupato della storia che arriva da Cervia dove un giovane ragazzo italiano, di nome Paolo, si è visto ritirare un’offerta di lavoro da cameriere quando il proprietario del locale ha scoperto che si trattava di una persona di colore. “Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala“, gli ha scritto via sms quello che avrebbe dovuto essere il suo datore di lavoro. Una vicenda non solo inaccettabile sotto il profilo etico e umano, ma anche assai delicata dal punto di vista giuridico. Per analizzarne i vari profili, Ruggero Po ha ascoltato l’opinione di Pietro Garibaldi, economista, professore all’Università di Torino ed esperto di diritto del lavoro.
COSA COMBINANO I WEB INFLUENCER
“Al consumatore fare sapere sempre chi ti paga, se ti paga, per promuovere il tuo stile di vita”. È la richiesta avanzata dall’Unione Nazionale Consumatori ai cosiddetti web influencer, personalità provenienti dal mondo della televisione o dello spettacolo, ma anche nati dal web, con un vastissimo seguito sui social network e che vengono pagati per pubblicizzare prodotti e servizi dalle grandi compagnie.
Al momento non esiste una regolamentazione sul tema, ma l’Antitrust si è unita all’invito rivolto agli influencer dall’Unione Nazionale Consumatori di dichiarare se e quando i loro messaggi hanno natura pubblicitaria.