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Il manuale di al Qaida per evitare gli attacchi dei droni

Bamako (TMNews) – Non usare congegni elettronici, nascondersi dove il fogliame è più fitto. Sono due dei 22 consigli per evitare i letali attacchi dei droni elencati in un field manual di al Qaida, pare anche con l’autorevole consulenza di Osama bin Laden. La lista è stata rinvenuta in un edificio abbandonato in Mali dagli islamisti in fuga davanti all’offensiva delle truppe francesi.

Trovato in un edificio di Timbuctù, l’antica città occupata dai ribelli integralisti, il documento è stato pubblicato anche in diversi forum jihadisti, in particolare dopo l’uccisione da parte di un drone Usa nel 2012 del numero due di al Qaida in Pakistan.

“Le prove a disposizione testimoniano che gli attacchi dei velivoli telecomandati hanno avuto un impatto psicologicamente traumatico sulle milizie quaidiste, spiega Paul Cruickshank, analista della lotta al terrorismo. Hanno scatenato una vera e propria paranoia tra le loro fila”.

Una delle manovre suggerite per trarre in inganno i droni è quella di evitare il più possibile movimenti in terreno scoperto, specialmente in auto sulle strade, e quello di organizzare finte riunioni con manichini improvvisati.

Tattiche di camuffamento per stornare i rapporti dell’intelligence nemica erano già state adottate nella Seconda guerra mondiale quando gli Alleati misero in campo carri armati gonfiabili e autocarri finti per portare su false piste le ricognizioni aeree dell’aviazione tedesca.

Per ora, i consigli artigianali di al Qaida non pare abbiamo sortito effetti decisivi.

Gli Stati Uniti hanno messo a disposizione i droni delle loro basi in Niger per combattere i guerriglieri islamisti in Mali. E nonostante tutte le tattiche evasive, gli esperti, cercando di fare breccia nell’ermetico silenzio delle autorità ufficiali, valutano tra le 2.000 e le 4.700 le vittime nella guerra al terrorismo causate dall’impiego dei letali velivoli senza pilota.

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