L’inciucetto evocato da Beppe Grillo per un editorialista di spicco del quotidiano della City è la sola soluzione all’ingovernabilità dell’Italia. Per superare lo stallo uscito dalle elezioni e per varare le riforme di cui l’Italia ha bisogno, esiste una chiara soluzione: arrivare a comporre “una grande coalizione”.
Che cosa dice il quotidiano di Londra
E’ quanto osserva oggi il notista politico del Financial Times, Wolfgang Munchau, secondo cui i leader politici italiani devono guardare a quanto avvenne nel 2005 in Germania. Allora il leader dei cristiano-democratici Angela Merkel, proprio come ora Bersani oggi, era arrivata alle elezioni con un forte vantaggio rispetto al suo concorrente.
Le incognite italiane viste dalla City
“La Merkel quella notte prese in considerazione l’idea di lasciare la leadership del suo partito – scrive oggi Munchau – ma poi capì che sarebbe potuta essere il leader di una grande coalizione. Oggi in Italia non e’ ben del tutto chiaro chi potrebbe guidare un’alleanza del genere ma vi è comunque la possibilita’ per formare una partnership”.
La soluzione tedesca per l’Italia
Munchau riconosce come tutti gli osservatori politici in Italia non ritengano questo scenario possibile e come gli italiani non abbiamo dimestichezza con le grandi coalizione ma questo era vero anche per la Germania nel 2005 (e prima ancora nel 1967). Eppure quelle grandi coalizioni seppero trovare le proprie regole di funzionamento lungo il cammino e seppero portare in avanti il loro paese.
La Grande coalizione
E’ chiaro, osserva Munchau, che una grande coalizione, specie una limitata a Pd, Pdl e Monti, lascerebbe a Grillo tutto lo spazio dell’opposizione ma in un’ottica di legislatura, lungo l’arco di 5 anni, solo un’alleanza di questo tipo permetterebbe all’Italia di forgiare leggi efficaci in materia di riforma del lavoro, di competitività nel settore dei servizi o ancora riforme regionali mentre una normale maggioranza di parte non sarebbe altrettanto valida.
Elezioni anticipate? No, grazie
Secondo il notista sarebbe invece folle tornare alle elezioni anche perche’ non vi e’ alcuna certezza che cambierebbe il quadro emerso in queste ore: i politici devono invece accettare il verdetto e andare avanti con il proprio compito di gestire il paese. Il primo compito sara’ quello di annullare gli aumenti delle tasse varate dal governo Monti e magari anche pensare a delle misure ad hoc di stimolo purche’ adottate congiuntamente a un programma di riforme strutturali altrimenti non saranno interventi credibili e non daranno gli effetti sperati. “Il governo italiano – conclude Munchau – ha un compito semplice da descrivere ma difficile da realizzare: mettere fine alla recessione”.