Skip to main content

Tutti i fan che non t’aspetti di Grillo for premier

La parola chiave è scritta nell’editoriale di oggi su Repubblica: responsabilità. Quella con cui Beppe Grillo dovrà necessariamente fare i conti passando dal comizio allo Stato, dalla piazza al Parlamento. E visto che dal Movimento Cinque Stelle, o meglio dal blog del suo leader, continuano a ribadire che no, non ci sarà nessun’alleanza e nessun voto di fiducia, la chiave di volta per superare questa empasse istituzionale e per testare Grillo proprio sul tema della responsabilità potrebbe essere un governo grillino. Così a sostenere la proposta fatta ieri dall’ex comico genovese non ci sono solo i grillini. Ma anche chi sui grillini ha qualche dubbio.

Federico Mello: “Stare all’opposizione paga”

Il perché lo abbiamo letto in due interviste su Formiche.net. Il giornalista e autore di “Il lato oscuro delle stelle” Federico Mello suggerisce a Bersani di lasciare l’esecutivo al M5S: “Così lo vedremo alla prova dei fatti. Stare fuori dalla responsabilità che qualsiasi forma di governo richiede fattura a livello elettorale, stare all’opposizione paga. Per questo il regalo più grande che il leader del M5S vorrebbe che gli venisse fatto sarebbe un inciucio tra Pd e Pdl, in modo da potersi ritagliare il ruolo di forte contraltare a un loro governissimo. E questa logica risponde agli interessi di bottega, non a quelli dell’Italia”.

La proposta di Sandrone Dazieri

Della stessa idea lo scrittore e sceneggiatore Sandrone Dazieri che sul suo blog ha lanciato questa proposta: “Se fossi il Capo dello Stato incaricherei il rappresentante dei 5 stelle (chi, a proposito, visto che Grillo non è stato eletto?) di formare il nuovo governo… Si costringerebbe i 5 Stelle ad assumersi la responsabilità di essere il primo partito italiano, come, piaccia o non piaccia, è. Hanno promesso molto per farsi eleggere, devono ora dimostrare di esserne in grado”.

Il montiano Ippolito: “Da forza a sciagura”

Su Formiche.net favorevole alla prova dei fatti governativa per i grillini è anche il professor Benedetto Ippolito, candidato montiano alla Camera: “Il modo più semplice è conferire l’incarico di formare il nuovo Governo proprio a Beppe Grillo. Così, ecco l’arte del possibile, la forza di Grillo diverrebbe improvvisamente la sua sciagura. Pochi mesi e sarebbe sconfitto dalla serietà del fare. A prendere i voti attualmente non sono bravi tutti: solo i comici e i pianisti. Ma a governare bene non bastano mai neanche i politici: ci vogliono gli statisti. Se Grillo è uno statista, allora faccia lui un governo che abbatte la casta e attua le riforme. Se non lo è, continui a fare il giullare, solo o in compagnia, e si tolga di mezzo”, ha chiosato su Formiche.net.

Le opinioni a sorpresa di Ricolfi e Del Vecchio

Nel girotondo su Grillo pubblicato oggi sulla Stampa, troviamo tra i sostenitori di un governo test per i grillini a sorpresa anche l’economista Luca Ricolfi: “L’unico modo di responsabilizzare Grillo sarebbe di affidargli l’incarico di formare un governo, visto che è il primo partito nonché il vincitore morale di queste elezioni”.
E tra i fan di Grillo for premier che non t’aspetti c’è anche Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica. Interpellato a margine del Cda di Luxottica, Del Vecchio ha dichiarato: “Ma, perché no, non so. No, Grillo premier no. Anzi, perché no? Non credo che sia più stupido di quelli che abbiamo avuto fino adesso”.

 



×

Iscriviti alla newsletter