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Quando Trovajoli diceva di amare il piano come una donna

“Papà era violinista e mi mise in mano un violino. Lo strimpellavo già a 4 anni. Poi un bel giorno decisi che provavo attrazione per il pianoforte e allora presi le prime lezioni. E ahimè non sono diventato Benedetti Michelangeli, ho tirato la carretta cercando di fare del mio meglio e dando a questo strumento la mia anima, il mio amore. Il piano è delicato, si incazza anche e può essere cattivo. E’ come una bella donna: ti tradisce all’improvviso, se non la tratti bene. Io ho fatto del mio meglio per non tradirla mai”: così parlava di sé e del suo amore per la musica Armando Trovajoli in un intervista-lezione a UniNettuno.tv e intitolata “Dentro l’anima dell’artista”, con il grande compositore che parlava della sua carriera, alternando il racconto all’esecuzione delle sue musiche indimenticabili.



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