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Un anno senza Lucio Dalla

La sua data di nascita era diventato uno dei suoi maggiori successi: 4/3/1943. Il primo marzo del 2012, a tre giorni dal suo sessantanovesimo compleanno, un infarto stroncò Lucio Dalla mentre era tour in Svizzera.

Bolognese di nascita, Dalla comincia come clarinettista dei Flippers: con lui anche il regista Pupi Avati che da subito ne riconobbe il talento. Il suo debutto nel mondo della canzone avviene nel 1964 grazie a Gino Paoli che voleva fare di lui il primo cantante soul italiano. Comincia così una carriera lunga mezzo secolo durante il quale attraversa diverse fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana. Tanti i successi da Caruso a l’Anno che verrà, da Piazza Grande ad Attenti al Lupo. Nel 1977, con l’album “Come è profondo il mare”, Dalla debutta come cantautore: il mare, costante dei suoi testi, evoca del rapporto con la madre con cui trascorreva l’estate alle Tremiti. Lì poi Dalla aprirà uno studio di registrazione.

Tra i sodalizi musicali, celebri quello con Gianni Morandi del 1988 col disco DallaMorandi e poi quello con Francesco De Gregori: prima il 45 giri di “Ma come fanno i marinai”, poi il successo di Banana Republic nel 1979. A trent’anni di distanza il ritorno in coppia con De Gregori con “Work in progress”. L’ultima grande esibizione sul palco di Sanremo 2012, quarant’anni dopo la discussa esibizione con 4/3/1943.

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