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Greenpeace sfida Chanel: “Ripulisci la moda”

“Chanel ripulisci la moda”. Con questo slogan, scritto a caratteri cubitali neri su un cartellone giallo, Greenpeace sfida la casa di moda parigina: l’associazione ambientalista ha scelto il Grand Palais, dove si svolge la sfilata del marchio, per rimproverare la mancanza di trasparenza e sostenibilità della filiera produttiva. “Abbiamo contattato Chanel, abbiamo aspettato tre mesi per chiedergli informazioni sulla loro catena di approvvigionamento e di fabbricazione, per capire come si assicura che per i suoi prodotti non siano usate sostanze chimiche tossiche e le materie prime o la carta per gli imballaggi di lusso non siano il risultato della deforestazione. Non ci hanno risposto”, ha spiegato Jerome Frignet, capo della campagna Foreste di Greenpeace. “Noi lanciamo una sfida a Chanel: siete una società nota a livello mondiale, anche perché progressista e avanguardista. Perché, come altre imprese del settore tessile come Zara, non vi impegnate a pulire completamente la vostra catena produttiva?”. Chanel è uno dei marchi valutati “Zero in Condotta” nella classifica “The Fashion Duel” elaborata da Greenpeace, nella quale 15 case d’Alta moda, italiane e francesi, sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, le politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all’inquinamento.



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