Dopo la gragnuola di polemiche e l’ondata di dimissioni che ha colpito Fermare il Declino nei giorni successivi al voto, sembrava presentarsi un periodo di relativa tranquillità per il movimento turbo liberista. E invece, ecco un altro addio. Alberto Bisin, economista liberista animatore di Noisefromamerika e uno dei primi firmatari del manifesto, ammette la sua delusione in una lettera indirizzata a Giannino scritta sul suo profilo Facebook.
“Mi spiace” per Giannino e “per la situazione psicologica in cui si deve trovare in questo momento. Ma Oscar Fulvio Giannino, non si va avanti con le balle auto-assolutorie. Innanzitutto, il fatto che tu sia un ottimo giornalista (non ho mai sentito nessuno dire il contrario – spero questo sia un punto solido su cui tu possa ricostruire la tua personalità) non significa affatto che tu non ti sia avvantaggiato dei millantati titoli. E’ anzi difficilmente negabile il contrario. Indipendentemente dalla tue qualità, i titoli servono. Non sono condizione sufficiente ma sono condizione essenzialmente necessaria per insegnare/fare consulenze etc. Soprattutto i titoli costruiti ad arte per supportare idee e personaggio (il master non era ad Harvard – era a Chicago come il blog)”.
Bisin spiega di essersi imposto di “evitare di intervenire, perché le discussioni in cui Fare è coinvolto in questo momento non mi appartengono e perché la mia partecipazione a Fare è stata troppo piccola perché io possa accampare diritti di giudizio altro che privati. Ma ho letto questa intervista e non posso onestamente evitare”. Si fa riferimento all’intervista a Panorama dove Giannino ammette la sofferenza di un complesso di inferiorità.
L’economista prende le difese di Luigi Zingales, vale a dire uno dei fondatori di Fermare il Declino, che aveva denunciato la falsità dei titoli accademici di Giannino. “Non è vero che Luigi non ti ha avvisato. Lo sappiamo tutti. E’ molto grave che tu dica il contrario pubblicamente”.
Non è finita. “Stavo meditando se firmare la petizione sul tuo ritorno in radio. Ora so che non lo farò. Nulla di più pericoloso – secondo Bisin – di un personaggio pubblico che crede di essere in credito con la società nascondendo i debiti, a se stesso e in pubblico. Mi spiace molto, davvero”, è la conclusione amara di Bisin.