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La Nato tende la mano alla Russia. Ecco perché

Nato

La Nato auspica un maggiore dialogo con la Russia nel 2018. La notizia potrebbe sembrare “fake”, magari messa in rete da qualche troll vicino al Cremlino. Invece no. A sostenerlo è proprio il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg (nella foto) in un’intervista con la Dpa. “Mi aspetto che ci saranno più incontri e anche un maggiore uso di linee dirette militari di comunicazione”, ha aggiunto.

Stoltenberg ha quindi sottolineato l’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione con Mosca. “Dobbiamo tenere presente il fatto che vediamo una Russia più assertiva a est” e “al tempo stesso il messaggio della Nato è che non vogliamo una nuova guerra fredda. Non vogliamo una nuova corsa agli armamenti ma un dialogo politico con la Russia”. Pur ammettendo che “tale dialogo non è facile”, Stoltenberg ha rilevato che “la Russia è un nostro vicino e tale deve rimanere”.

Sin qui le dichiarazioni del segretario generale della Nato che ovviamente non vuole offrire alibi a Mosca ed alla sua retorica di “potenza minacciata dall’imperialismo occidentale”. Paesi come l’Italia sono da sempre impegnati nel tentativo di tessere una trama di dialogo (Berlusconi da ultimo ha ribadito la sua posizione in una intervista al Corriere della Sera). Il punto che emerge anche nelle parole di Stoltenberg è che il dialogo può esserci solo a condizione della chiarezza delle posizioni in campo. Ed ora tocca a Putin chiarire a quale gioco vuole giocare. La Nato non gli darà alibi.



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