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Perché Grillo e Bersani devono firmare qui

Nuova provocazione di Beppe Grillo verso Pierluigi Bersani. Mentre il leader del Partito Democratico si prepara ad accogliere i nuovi eletti al teatro Capranica, quello del M5S sceglie di postare un documento su Twitter per rivolgergli questa domanda: “Bersani metterà mai la sua firma su questo documento?”.

Il foglio in questione è la dichiarazione ufficiale che il segretario dovrebbe firmare per rifiutare gli oltre 48 milioni che spettano al suo partito come contributi pubblici. Grillo, scrive, gliel’ha preparata per “facilitare il compito”. E per far arrivare il messaggio usa l’hashtag #Bersanifirmaqui che fa rapidamente il giro del web.

L’ex comico cita sul suo blog l’esempio positivo del suo movimento che “rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà né i rimborsi per le spese elettorali, né i contributi per l’attività politica. Il mio auspicio è che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante”.

E sembra strizzare l’occhio a Matteo Renzi quando mette un link che rimanda al documento con cui Largo del Nazareno ribatte alla richiesta sull’abolizione dei finanziamenti avanzata dal sindaco e dice: “Bersani, firma qui! Meno parole e più fatti”.

Ma Grillo ha dovuto mettere in conto un effetto imprevisto: ai tanti messaggi che promuovono la sua sfida su Twitter si è aggiunto presto un contro-tormentone: #Grillofirmaqui. Tante le richieste di chiarimento al leader del M5S. A porle in prima fila il giornalista Federico Mello, che ha indagato in un libro “il lato oscuro delle stelle”. Qualche esempio: Quanto incassate ogni giorno dalla pubblicità su beppegrillo.it? Quanto sono costati il comizio, il palco e il service di Piazza San Giovanni? Dove sono i bilanci dei 5Stelle e della Casaleggio Associati?

Chi firmerà per primo?



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