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Le Pen quotidien di Silvio. E se Salvini giocasse a farlo perdere?

Silvio Berlusconi ama svegliarsi presto e per quanto non ami la lettura dei quotidiani non può farne a meno. In questi giorni sembra come impegnato in lunghi esercizi di yoga per trattenere il dispiacere (eufemismo) per le uscite leghiste che potrebbero causargli un considerevole calo di consensi. “Per fortuna si vota fra poco, manca pochissimo”, riferiscono sia solito ripetere ad Arcore.

Le uscite di Salvini e dei suoi accoliti, compreso il Fontana candidato alle regionali in Lombardia, sono uno schiaffo in faccia al leader di Forza Italia che è tornato con grande abilità sulla scena politica proponendosi come campione dei moderati e punto di equilibrio in un Paese attraversato da una forte ondata populista. Grazie al ruolo di personalità come Antonio Tajani e Franco Frattini, Berlusconi ha potuto riconnettersi con l’establishment internazionale ed in particolare con quei vertici dell’Europa che tanto avevano influito nella sua cacciata da Palazzo Chigi. Insomma, un vero e proprio capolavoro diplomatico culminato con i ripensamenti di Bill Emmott e di Le Monde che ora la tuta economica dell’alleato leghista rischia di mandare all’aria.

L’ultima notizia, l’ex (e sempre, politicamente) Cavaliere l’ha appresa dal Corriere della Sera che ha incontrato la leader del Front national francese, Marine Le Pen. L’ex candidata presidenziale è nota per le sue posizioni radicali ed anti Ue (ma molto pro-Russia). Cosa dice la campionessa dell’ultra destra sovranista? “Il mio alleato al Parlamento Europeo, Matteo Salvini, sta lavorando per costruire una coalizione allargata, cosa che mi fa molto piacere. Si rivolge a tutti coloro che mettono la lotta contro l’Unione europea al cuore del loro progetto”. Punto. Chiarissimo.

Inutile dire la reazione di Berlusconi. Non ci sono testimoni che ce la descrivono ma la si può ben immaginare. Dopo le parole di Fontana sulla razza, le affermazioni di Salvini sui vaccini e la proposta di abolire la Fornero, non sarà troppo salutare leggere che l’amica Le Pen spiega come il centrodestra italiano abbia al centro la lotta contro la Ue.

Berlusconi, sia chiaro, non si era mai fatto illusioni sull’alleato ma scommetteva molto sul fatto che la prospettiva di vittoria elettorale avrebbe “ammorbidito” le posizioni leghiste. Non immaginava che Salvini fosse impegnato, quasi lo facesse apposta, a fargli perdere voti. E se invece, senza quasi, lo facesse apposta? A volte le domande più banali contengono la risposta più facile, anche quando si fa di tutto per non vederla.


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