Jorge Mario Bergoglio è il primo Papa gesuita della storia della Chiesa. Il primo ad aver scelto il nome di Francesco, come il santo di Assisi apostolo dei poveri, e come Francesco Saverio il santo gesuita e missionario spagnolo.Alla sua apparizione sulla loggia delle Benedizioni in San Pietro ha scelto di indossare solo la talare bianca. Ha rinunciato alla mozzetta rossa, che indossavano i suoi predecessori da Giovanni Paolo I fino a Ratzinger passando per Papa Wojtyla. Tutte scelte nel segno del cambiamento per la Chiesa, nel segno dell’umiltà.Del resto anche le prime parole pronunciate da Papa Francesco rimandano alla semplicità, una sorta di ritorno alle origini della Chiesa voluto dai cardinali riuniti in conclave e confermato dal nuovo Papa. Che prima di diventare successore di Pietro è stato arcivescovo di Buenos Aires, in quelle favelas dove ultimi sono tutti. Ma alla regola monastica di Francesco papa Bergoglio unisce l’insegnamento di sant’Ignazio, fondatore dell’ordine dei gesuiti, che nella promozione della giustizia e nell’apertura a culture e religioni diverse affonda la propria missione.
Dal nome alla talare bianca. Il Papa dell’umiltà
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