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Elezioni social ma non troppo. E Borghi (Lega) banna Carlo Calenda

CARLO CALENDA

Ai tempi dei Social la campagna elettorale si fa a suon di tweet e hashtag. Per non sentire la mancanza di un confronto serio e rigido tra i leader in tv si litiga, si fa pace e si litiga ancora via Twitter finché non si perdono le staffe. Tutto sotto gli occhi discreti e indiscreti dei follower, o di chi semplicemente tenta di colmare la pochezza delle tribune televisive con uno smartphone in mano.

Questa volta (ma non è la prima) i due litiganti sono Carlo Calenda e Claudio Borghi. Ma se i toni del ministro restano sempre ironici e i commenti opportuni, Borghi non riesce a mantenere il self-control fino ad arrivare alla soluzione estrema e poco elegante: bannare il profilo di Calenda ed evitare di rispondere. Del resto Borghi ha avvertito tutti e l’ha appeso sul suo profilo: se si vuole twittare con lui e far parte della sua community bisogna sottostare alle sue regole altrimenti CLICK, si viene bannati. È cosi che funziona la dittatura social 4.0. Ma ecco cosa è successo ieri sera.

Il responsabile economico della Lega e candidato a Siena è pronto ad uscire dall’Euro e il tema diventa caldo, prima con Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Emilia Romagna, poi Calenda ci mette lo zampino e scoppia la polemica che tiene svegli fino a tarda ora.

Calenda commenta placido un tweet di Borghi: “Dibattito inutile Claudio ora che anche voi volete rimanere nell’euro”. Borghi si infiamma e piccato risponde: “Pensi al suo partito..ah già non ha un partito, non l’ha voluta nessuno. Mi tocca quindi spiegarle come funziona: noi abbiamo un programma” e allega il link del sito di Salvini premier. Calenda sorride e ricorda “tutti quei bellissimi depliant su come uscire dall’Euro in 10 passi tipo montaggio mobili Ikea”.

Bonaccini incalza “Quindi volete uscire dall’Euro sì o no?”. Borghi comincia ad offendere dando dell’analfabeta a Bonaccini che decide di andare a dormire “lasciandolo nella sua arroganza”.

Calenda a questo punto ironizza, si complimenta per la “coerenza” e si assicura di aver letto bene “E’ un SI’ o un NI?”. Borghi minaccia “Ha 5 minuti e poi la banno per le note regole: mai metter in bocca cose non dette” e continua “costui dovrebbe essere al mio servizio ,invece si comporta da bullo di periferia”. Calenda elegantemente tace.

Borghi blocca l’account del ministro che se ne accorge subito e annuncia la censura “Questi leghisti sono refrattari al confronto. Nazionalisti del terzo tipo”.

La partita è finita e può “tornare a lavorare sulle cose serie”. La polemica sull’Euro continua su twitter con toni decisamente più pacati con Bagnai ma questa non ve la possiamo raccontare. Bagnai aveva già bannato Formiche.net tempo fa.


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