Si è aperta la caccia alle griffe emergenti. Le più recenti acquisizioni dei big del lusso e i rumours su nuove possibili “prede” mostrano un nuovo e marcato interesse verso i marchi giovani, probabilmente dovuto anche al fatto che i megabrand come Louis Vuitton e Gucci siano alla ricerca di strategie di crescita controllata nei mercati asiatici, dove i consumatori si fanno sempre più sofisticati e desiderosi di novità e freschezza.
L’andamento esplosivo dei brand “minori” già presenti all’interno dei grandi conglomerati come Lvmh e Ppr, ha evidentemente suggerito di puntare su nuovi designer emergenti. Il primo a muoversi è stato il gruppo di François-Henri Pinault, che ha acquisito il 51% di Christopher Kane, marchio fondato sette anni fa dall’omonimo stilista britannico a lungo in forza a Versus. Lvmh ha ribattuto rilevando una partecipazione attorno al 30% della label del 28enne Maxime Simoens, al debutto sulle passerelle di Parigi nell’ultima fashion week. Ma ci sono molti altri nomi sul mercato. La società di Bernard Arnault, secondo recenti indiscrezioni, avrebbe messo gli occhi sui tacchi a spillo del britannico Nicholas Kirkwood, fresco vincitore del Bfc/Vogue Designer Fashion Fund e su Nicolas Ghesquière, ex stilista di Balenciaga, che potrebbe lanciare un proprio brand sotto l’egida di Lvmh.
Christophe Lemaire, da tre anni stilista di Hermès, secondo quanto riportato da Reuters, intende espandere la propria label, il che ha richiamato l’attenzione di una serie di investitori interessati a marchi dalle forti potenzialità di sviluppo globale. Lo stesso vale per Damir Doma. Il marchio, fondato nel 2007 a Parigi dall’omonimo poco più che 30enne designer di origini croate, negli ultimi due anni ha raddoppiato i ricavi, arrivando a 10 milioni. Tra gli investitori annovera già l’ex Ceo di Coty Bernd Beetz e Concetta Lanciaux, storica manager di Lvmh, ma per sostenere la crescita sono necessari ulteriori finanziamenti che, secondo rumours del settore, potrebbero provenire anche dall’italiano Renzo Rosso. Il patron di Diesel avrebbe contattato Doma quando era in cerca di uno stilista per la linea Black Gold, e sarebbe ancora interessato alla sua etichetta. Non è infrequente che i grandi gruppi guardino ai marchi di giovani designer anche in vista di cambi al timone creativo di una maison del proprio portfolio, come è avvenuto nel ‘97 con Lvmh e Marc Jacobs.
La voglia di nuova creatività ha portato i grandi gruppi a rivolgere l’attenzione anche verso i marchi più “di nicchia”. Su questa scia, la società di Rosso ha di recente rilevato Marni, mentre sembra essere arrivata alle battute finali l’acquisizione dei gioielli Pomellato da parte di Ppr.