Una crescita continua. Stiamo parlando del consenso che, anche nelle settimane successive al voto, sta raccogliendo il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. E’ quanto rileva l’Osservatorio Politico di Lorien Consulting, secondo il quale il movimento grillino si consolida, oggi, con un bacino potenziale complessivo del 34% di italiani. Oltre 2 “simpatizzanti” su 3 indicano inoltre che lo voterebbero nel caso si tenessero nuove elezioni, portando così il M5S a quota 29% sui probabili votanti, si legge in un report speciale dedicato a Grillo a cura di Lorien. Risulta anche molto alto anche il giudizio sul leader: ad oggi il 43% esprime un giudizio positivo su Beppe Grillo.
Per i grillini serve un governo a 5 Stelle
Consultando i “grillini”, Lorien rileva che il 43% di loro ritiene che la scelta migliore per il prossimo governo sia quella di un esecutivo a 5 Stelle, ma allo stesso tempo comprenderebbe le esigenze di un accordo di governo con il centrosinistra (47%).
E i provvedimenti da inserire in agenda sarebbero: riduzione degli stipendi parlamentari, politiche di occupazione (opere pubbliche su scuole e sanità, tasse sul lavoro), leggi anti-corruzione, falso bilancio, voto scambio, dimezzamento dei parlamentari e cancellazione delle Province, ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e Scuola pubblica, leggi su conflitto d’interessi e incandidabilità e abolizione dei contributi pubblici ai partiti.
Le due anime
Secondo l’istituto di sondaggi, nel Movimento di Grillo e Gianroberto Casaleggio convivono due anime: quella istituzionale e quella movimentista. La prima, meno avversa alla politica e contro i vecchi partiti, è però favorevole a qualche forma di alleanza di governo. La seconda invece rappresenta un’area di rifiuto radicale e di forte movimento d’opinione, critica verso il sistema, anti-casta. Sono contrari ad ogni tipo di alleanza e ritengono che il movimento debba rimanere tale.
Come unirle?
Il rifiuto verso i vecchi partiti e l’alta fiducia in Grillo sono i due elementi di unione delle anime che compongono il Movimento, si legge nel report di Lorien. Le differenze, come detto, riguardano la fedeltà al “brand” del Movimento e l’opinione sulle scelte strategiche del movimento. I simpatizzanti 5 stelle dell’anima istituzionale, infatti, esprimono un giudizio meno positivo per l’operato del movimento e sostengono maggiormente la necessità di un alleanza di governo con il centrosinistra; viceversa i “movimentisti” preferirebbero fare un governo 5 stelle o tornare immediatamente al voto nonostante per entrambi, e ugualmente alla maggioranza degli italiani, sarebbe preferibile votare solo dopo aver cambiato la legge elettorale.
Il gradimento per Renzi
Uno degli elementi più interessanti è rappresentato dall’alto livello di gradimento per Matteo Renzi da parte dell’anima più movimentista, dal momento che il sindaco di Firenze rappresenta comunque una qualche forma di novità politica, viceversa l’anima istituzionale esprime un giudizio più positivo verso il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Lorien però fa notare che questa fotografia potrebbe presto cambiare dal momento che già l’elezione dei presidenti delle Camere ha rappresentato un forte momento di rottura tra i grillini e il percorso parlamentare potrà fornire ulteriori momenti di discussione, confronto o rottura tra le due (o più) anime del movimento, oppure ancora un cambiamento nei rapporti di forza. Si profilerebbe quindi un futuro dinamico per un movimento che si presenta estremamente compatto all’indomani del voto, ma che potrebbe intraprendere anche strade differenti.