Paradossi da consultazioni. Nello sfilare senza sosta dei principali leader politici davanti al capo dello Stato Giorgio Napolitano, succede che sia proprio Silvio Berlusconi, il Caimano, colui che non sarebbe nemmeno eleggibile in Parlamento, l’uomo di maggior buon senso.
“È stupefacente che l’unico politico con la testa sulle spalle oggi sia Berlusconi #consultazioni #ItaliaGameOver”, scrive su Twitter il giornalista e autore tv Fabrizio Rondolino. Stesso concetto che fa notare anche l’ex deputato del Pd, ora alla Stampa Andrea Sarubbi: “Direi quasi che Grillo è riuscito a far fare a Berlusconi una figura da statista. Ma temo la risposta di @antoniopalmieri (responsabile della comunicazione digitale del Pdl, ndr): ‘È uno statista!’”.
Così, mentre Beppe Grillo questa mattina e si presume anche Pierluigi Bersani, atteso al Colle questa sera alle 18, vanno avanti testardi per la loro strada, proponendo un’unica soluzione ovvero governi guidati dai loro rispettivi partiti, il Cavaliere suggerisce che c’è anche un’altra strada. La strada della responsabilità.
Il leader del Pdl ha offerto oggi a Napolitano “responsabilità totale” e “disposizione assoluta per un governo di coalizione” con il Pd “che intervenga con misure per l’economia che sono largamente condivise”.
Ma dal Pd fanno muro continuando a dire che no, un governo con Berlusconi non è possibile e ricordando tutte le sue presunte “nefandezze”. Dimenticando che il punto non sono “le nefandezze” di Berlusconi ma costituire un governo stabile e sicuro che faccia rifiatare questo Paese.