Ancora poche ore e poi si accenderanno i riflettori, allo stadio di Ginevra, su un grande classico del calcio: Italia-Brasile. E’ un’amichevole, ma solo sulla carta. Lo dimostrano le dichiarazioni dei protagonisti, così come i tagliandi venduti, 29mila, per uno stadio quasi tutto esaurito e con un tifo in netta maggioranza azzurra. Quella col Brasile costituisce una prova importante in vista del Mondiale 2014, ma anche della Confederations Cup della prossima estate, dove tra l’altro gli azzurri incontreranno nuovamente la nazionale verdeoro il 22 giugno.
La formazione migliore
Il commissario tecnico, Cesare Prandelli, alla vigilia non ha voluto sbilanciarsi per non dare indicazioni agli avversari e ha perciò deciso di non comunicare la formazione. Segno evidente che non si tratta di un’amichevole qualunque. ”Non agevolo i miei avversari. Dite che siamo noi i favoriti? Mi pare eccessivo. Il Brasile ha sempre una grande qualità, anche se sta cercando una nuova dimensione sono certo che farà un gran Mondiale – ha aggiunto il ct – e che domani farà una gran partita. Ma anche noi: queste sono sfide che servono a farti capire quali sono i tuoi limiti, e dunque noi dovremo fare tesoro della serata per il futuro. Vogliamo mettere in difficoltà il Brasile con situazioni particolari. Cercheremo di imporre il nostro gioco a una grande squadra. Loro sono i favoriti”.
Stando alle indiscrezioni dell’ultim’ora, l’Italia dovrebbe giocare con un 4-3-1-2, schierando la migliore formazione, che vedrebbe Buffon tra i pali; Maggio, Bonucci, Barzagli e De Sciglio in difesa; De Rossi, Pirlo e Marchisio a centrocampo e in attacco Giaccherini dietro Osvaldo e Balotelli. Il commissario tecnico del Brasile, Felipe Scolari, proverà a dare battaglia agli azzurri con un 4-3-3, composto da Julio Cesar tra i pali; difesa con Felipe Luis, Dante, David Luiz e Dani Alves in difesa; in mezzo al campo invece Hernanes, Oscar e Fernando; attacco a tre con Neymar, Fred e Hulk.
Non vinciamo dal 1982
Le statistiche e i risultati degli ultimi incontri non ci vedono favoriti. L’Italia non riesce a battere il Brasile dal lontano 1982, ossia il successo al Mondiale di Spagna che aprì la strada verso la conquista del titolo. Da allora, 4 sconfitte – la più dolorosa, la finale persa ai rigori nei Mondiali del 1994 negli Stati Uniti – e un pareggio. Certo il ranking Fifa, parla azzurro. Il Brasile infatti è al 18° posto, l’Italia al quinto.
Il lutto al braccio
La partita con il Brasile sarà l’occasione per ricordare una grande figura del mondo dello sport scomparsa oggi, Pietro Mennea. Prima della partita, verrà osservato un minuto di silenzio e gli Azzurri scenderanno in campo con il lutto al braccio per onorare la memoria del campione olimpico di atletica. Il Coni, per voce del suo presidente Giovanni Malagò, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da oggi e per tutto il fine settimana.