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Se l’M-346 di Leonardo vola in Polonia e i Brimstone di MBDA nel Regno Unito

convertiplano

In attesa della maxi gara T-X per il nuovo addestratore dell’Aeronautica Usa, l’M-346 di Leonardo, universalmente riconosciuto come il più avanzato della categoria, si conferma in Polonia. Intanto, in attesa dei risultati 2017 che verranno svelati domani a Roma, MBDA ottiene un contratto da 400 milioni di sterline in Regno Unito per estendere il programma Brimstone.

L’ACCORDO DI LEONARDO IN POLONIA

La compagnia di piazza Monte Grappa e il ministero della Difesa polacco hanno firmato un contratto per la fornitura di quattro M-346 nella versione Advanced Jet Trainer (Ajt), destinati all’addestramento avanzato dei piloti. Entro il 2020, questi nuovi velivoli si uniranno alla flotta di otto aerei già in servizio presso l’Aeronautica militare polacca. Il contratto vale 115 milioni di euro e include opzioni per altri quattro velivoli, e il relativo supporto logistico.

LE PAROLE PROFUMO

“Questo contratto rafforza ulteriormente la stretta collaborazione tra Leonardo e la Polonia, un Paese dove le nostre tecnologie e competenze sono già profondamente radicate, sottolineando ancora una volta le eccellenti capacità del sistema di addestramento per piloti di caccia di ultima generazione basato sul velivolo M-346”, ha detto l’ad di Leonardo Alessandro Profumo. “L’addestramento sarà una parte sempre più importante dell’offerta di Leonardo, come illustrato nel Piano Industriale 2018-2022 dell’aziendaa – ha aggiunto il manager – il training e i servizi avanzati, infatti, permettono di maturare una profonda comprensione delle esigenze dei clienti ponendo così le basi per partnership di lungo termine”.

IN VISTA DELLA GARA T-X

Dopo questa nuova commessa e dopo i recenti apprezzamenti di Israele per il velivolo (ne possiede 30 esemplari), l’attesa è tutta per la maxi gara T-X per gli addestratori dell’USAF. L’M-346 è alla base del sistema di addestramento integrato T-100, la soluzione offerta dalla controllata americana Leonardo DRS per la competizione. Nel frattempo, piazza Monte Grappa si gode un altro importante contratto dopo la maxi commessa arrivata dal Qatar per gli elicotteri militari NH90. Con le voci sulla vendita di elicotteri tra Turchia e Pakistan, sembra che il campione nazionale sia sulla buona strada per risalire la china.

LEONARDO IN POLONIA

Intanto, l’accordo con Varsavia conferma non solo l’apprezzamento internazionale per l’M-346 in vista della gara T-X, ma anche l’importante presenza dell’azienda in Polonia, mercato domestico per il colosso italiano. Nel Paese Leonardo impiega tremila dipendenti altamente qualificati nello stabilimento elicotteristico di Świdnik, vicino a Lublino, nonché una collaborazione di lunga data con l’industria polacca PGZ nell’ambito del programma Rosomak relativo alla fornitura della torretta Hitfist da 30 mm all’Esercito polacco. Leonardo contribuisce poi in modo significativo alla sicurezza del Paese attraverso vari programmi tra i quali rientrano la fornitura del segmento di terra dedicato alla gestione e analisi dei dati provenienti dai satelliti di osservazione della terra Cosmo-SkyMed, sistemi radar per la difesa aerea e sistemi di sorveglianza costiera. “Attività che Leonardo ha condotto grazie a un rapporto di forte collaborazione con il governo e le industrie locali e che oggi consentono all’azienda di candidarsi al ruolo di partner di riferimento per le esigenze e i principali requisiti della Polonia nell’aerospazio, difesa e cyber-security”, spiega l’azienda in una nota.

LE CARATTERISTICHE DELL’M-346

L’M-346 è il velivolo da addestramento più avanzato oggi disponibile sul mercato, “l’unico appositamente studiato per formare i piloti destinati ai velivoli militari ad alte prestazioni di nuova generazione”, spiega Leonardo. L’Embedded Tactical Training Simulation (Simulazione di addestramento tattico a bordo, Etts) permette all’addestratore di emulare sensori, contromisure e armamenti, e ai piloti di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale, con il vantaggio di maggiore flessibilità e minori costi. Grazie al sistema di presentazione dati sul visore del casco (Helmet Mounted Display), ai comandi vocali, alla sonda di rifornimento in volo e alla possibilità di portare fino a tremila chili di carichi esterni, l’M-346 è grado di svolgere anche un completo addestramento tattico. Attualmente, sono 72 i velivoli ordinati (18 per l’Aeronautica italiana, 12 per Singapore, 30 per Israele e 12 dalla Polonia).

INTANTO, MBDA…

Nel frattempo, MBDA ha annunciato la firma di un contratto con il ministero della Difesa del Regno Unito per estendere fino al 2030 il programma del missile aria-superficie Brimstone. Il valore dell’accordo per il colosso europeo (di cui Leonardo detiene il 25%) è di 400 milioni di sterline e prevede la produzione di nuovi missili. La notizia arriva tra l’altro alla vigilia della presentazione dei risultati 2017 e degli obiettivi 2018 del Gruppo. Domani, a Roma, il ceo Antoine Bouvier e il managing director di MBDA Italia Pasquale Di Bartolomeo (capo delle vendite del Gruppo) presenteranno a Roma i dati dell’azienda. Dopo il contratto in Qatar per i missili anti-nave Marte ER destinati agli elicotteri NH90 venduti da piazza Monte Grappa e dopo l’annuncio odierno, la conferenza annuale arriva al momento giusto. Oltre al successo della munizione made in Italy, l’accordo con Doha ha infatti confermato l’importante contributo di MBDA Italia al business del Gruppo, il tutto poco dopo che Alessandro Profumo, presentando il nuovo Piano industriale, ribadisse l’intenzione di puntare sulla missilistica facendo tramontare l’ipotesi di cessione. Intanto, se il 2018 vuole essere l’anno della difesa europea, MBDA si presenta già come un esempio virtuoso di integrazione industriale. Non a caso, la presentazione dei dati 2017 tocca tutti i Paesi domestici del Gruppo, con tappe anche a Parigi, Londra, Berlino e Madrid.


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