Mentre il programma Joint Strike Fighter raggiunge un nuovo traguardo con il roll out del primo F-35 della Corea del Sud, alcuni senatori statunitensi premono affinché Trump si attivi per fornire a Taiwan lo stesso velivolo di quinta generazione. Con capacità e partnership, gli Stati Uniti non mollano la partita per l’Asia orientale e lanciano un nuovo messaggio a Pechino.
IL ROLL OUT A FORT WORTH
Roll out eseguito per il primo F-35 A della Corea del Sud, i cui piani prevedono l’acquisizione di 40 velivoli destinati a rinnovare completamente la difesa del proprio spazio aereo in un’area del mondo in cui soffiano venti minacciosi. L’evento, svoltosi presso lo stabilimento di Lockheed Martin a Fort Worth, ha riunito i rappresentanti dei governi della Repubblica di Corea e degli Stati Uniti per quella che rappresenta una nuova importante tappa del programma F-35, in particolare per la sua dimensione internazionale. Il velivolo, un Joint Strike Fighter nella versione a decollo e atterraggio convenzionale (A), è destinato all’Aviazione militare della Repubblica di Corea (Rokaf).
LE PAROLE DEI VERTICI
“È una giornata davvero molto importante, perché celebriamo il roll out del primo F-35 A della Rokaf, il miglior fighter jet al mondo, un velivolo che sarà in grado di assicurare la sovranità dello spazio aereo della Corea del Sud”, ha spiegato il ministro della Difesa sudcoreano Song Young-moo. “Lo schieramento degli F-35 sarà un passaggio fondamentale per rafforzare le operazioni congiunte delle forze aeree della Corea del Sud e degli Stati Uniti e per l’ulteriore avanzamento delle capacità di supporto della Rokaf alle operazioni di terra”, ha aggiunto il numero uno della difesa di Seul. “La consegna del primo F-35 alla Corea, primo di sei F-35 che saranno consegnati nel corso dell’anno, rappresenta un enorme passo in avanti per il programma F-35 e i nostri partner della Rokaf”, ha commentato il vice ammiraglio Mat Winter, F-35 Program executive officer. “L’F-35A – ha rimarcato Winter – è un game-changer che permetterà alle Forze armate della Corea del Sud di operare a fianco delle forze armate americane per la protezione della nazione”.
“Siamo orgogliosi di dare il nostro supporto alla Repubblica di Corea con un velivolo senza rivali di quinta generazione come l’F-35”, ha commentato Marillyn Hewson, presidente e ceo di Lockheed Martin. “Sappiamo – ha aggiunto la manager – che sarà un simbolo forte in grado di ricordare a tutti noi che, quando uniamo le nostre forze, i nostri Paesi e le nostre popolazioni sono più sicuri, e il nostro sguardo sul futuro è più sereno”.
LA ROADMAP SUDCOREANA
La Corea del Sud prevede l’acquisizione di 40 F-35 A, tutti costruiti nello stabilimento di Lockheed Martin a Fort Worth in Texas. Il primo velivolo sarà consegnato alla Luke Air Force Base in Arizona, dove i piloti e gli addetti alla manutenzione della Rokaf inizieranno l’addestramento. Gli F-35 arriveranno nella Repubblica di Corea nel 2019 nella principale base operativa del Paese a Cheong Ju. A oggi, Lockheed Martin ha consegnato più di 280 F-35, qualificato più di 580 piloti e 5.600 addetti alla manutenzione. La flotta di F-35 ha superato le 130mila ore cumulative di volo.
I SENATORI USA PREMONO PER TAIWAN
Se l’F-35 è il caccia più avanzato al mondo, e se è in grado di rafforzare le partnership con gli storici alleati, perché non venderlo anche a Taiwan? Lo hanno chiesto con una lettera al presidente Donald Trump, due senatori repubblicani, John Cornyn e Jim Inhofe, particolarmente preoccupati per le pressioni di Pechino sull’isola. Taipei ha d’altronde già palesato il suo interesse per il caccia di quinta generazione, in particolare per la versione B (decollo corto e atterraggio verticale), che andrebbe a completare la difesa aerea ad ora assicurata dagli F-16. A interessare è soprattutto la capacità del Joint Strike Fighter di raccogliere, analizzare e diffondere dati, moltiplicando le forze e potenziando tutti gli asset coinvolti sul campo, sia di aria sia di terra. “La sopravvivenza dell’F-35B (il velivolo ha il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo, ndr) e i sensori moderni a lungo raggio aiuterebbero Taiwan a intercettare i missili cinese, ben sostenendo la deterrenza per il prossimo decennio”, si legge nella lettera. “L’F-35B sarebbe non solo un moderno caccia di quinta generazione, ma anche un sostengo alle capacità da impiegare nel warfare di nuova generazione”.