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Abercrombie, apertura virale di Hollister a Rimini

Ancora controcorrente. Lontano da ogni strategia tradizionale di comunicazione, Abercrombie&Fitch si prepara ad aprire un nuovo punto vendita a Rimini, nel frequentatissimo centro commerciale Le Befane. Non c’è niente di ufficiale, ma la notizia corre già sul web attraverso il tam tam dei ragazzi amanti del brand americano. La novità è rimbalzata da un social network all’altro non appena è stato pubblicato sul sito fashionjobs.com l’annuncio di lavoro firmato dal marchio: ”Abercrombie & Fitch sta per aprire un nuovissimo negozio firmato Hollister (il nostro marchio californiano) presso il centro commerciale Le Befane di Rimini. Siamo alla ricerca di giovani laureati e di talento, che parlino la lingua inglese per far parte del nostro ‘Manager in Training Program’, il primo passo per una carriera manageriale a lungo termine all’interno dell’azienda”.

Su Corriere di Romagna.it, inoltre, si legge che in qualche istituto superiore riminese volantini in inglese invitavano ragazzi e ragazze a inviare curriculum per i casting: richiesta bella presenza e lingua inglese. Gli annunci erano firmati Abercrombie&Fitch, che in Italia è presente solo a Milano, ma a Rimini sarà la volta di Hollister, la linea pensata per i ragazzi tra i 14 e 18 anni. Sullo stesso quotidiano si legge anche che il nuovo negozio dovrebbe prendere il posto di Benetton, che si è spostato di qualche metro in uno spazio più piccolo.

L’azienda vuole che i candidati sappiano l’inglese, dunque, perché quando si entra in un negozio Abercrombie&Fitch, che sia a Milano o a Berlino, il personale accoglie i clienti con un ”Hi guys, how are you?”, e anche dietro le quinte, nel settore manageriale, si lavora esattamente come se si fosse in California. L’annuncio si conclude invitando i candidati a un incontro di gruppo in ”abbigliamento informale, per conoscersi meglio” e a inviare una foto. Perfetti anglofoni, dunque, ma anche spigliati e di bella presenza, perché varcando la soglia dei monomarca del brand ci si imbatte puntualmente in un trionfo di petti nudi palestrati e di chilometriche gambe di gazzella, in un’atmosfera da discoteca, con luci soffuse e musica a tutto volume. Il tutto accompagnato da un’ondata di profumo spruzzato dai diffusori, dal rumore del mare e dalle tavole da surf appoggiate alle pareti. Un’esperienza sensoriale, più che di shopping (anche perchè con quel buio non si leggono neanche le etichette).

Evidentemente, però, un’altra caratteristica dei candidati, deve essere la passione per la rete e una vita coordinata dal web. Il marchio, insomma, scavalca le consuete strategie di comunicazione, senza comunicare direttamente con la stampa, ma rivolgendosi ai giovani in cerca di una posizione professionale, e annunciando su Facebook una diretta streaming del giorno dell’apertura, come aveva fatto per la città meneghina. Comunicazione virale, dunque, ma sempre in stile 2.0.


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