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La nuova Anagrafe dei conti a disposizione di Befera? Una follia masochista

La torbida e vergognosa vicenda dei Marò, la querelle tra il neo presidente del Senato Pietro Grasso e Giancarlo Caselli, le uscite eleganti di un cantautore assurto al ruolo di assessore regionale, la paralisi politica.

Capita di pensare che i cittadini italiani siano vittima di un maleficio,  ma riconoscerne i sintomi non è impresa facile. Tuttavia, se così fosse, la prima domanda da farsi è chi e, soprattutto, perché qualcuno dovrebbe farci del male? 

Tempo fa un noto e capace giornalista economico, oggi costretto ad espiare un peccatuccio veniale, tuonava e ripeteva quotidianamente dai microfoni di una radio “Stato ladro”. Il bravo giornalista puntava giustamente il dito sull’oppressione fiscale che grava sulle imprese e sulle famiglie. Non aveva torto e chissà cosa urlerebbe oggi, dato che il peso fiscale nel 2013 è destinato a salire ancora fino a raggiungere un insostenibile 44,4% .. ed oltre.

Le reali zavorre per l’Italia

Ci hanno spesso raccontato una delle ragioni principali di tale assurda zavorra è il fenomeno italico dell’elevata percentuale di evasione ed elusione fiscale. In parte è vero, sebbene ci siano altre ragioni sulle quali potremmo discutere: costi eccessivi della PA, inefficienze, sprechi, ruberie…

La novità dell’Agenzia di Befera

In ogni caso, dopo varie iniziative messe in atto dal governo dei tecnici per combattere il fenomeno, alcune peraltro più a effetto teatrale che di reale efficacia, la novità di questi giorni è l’entrata in vigore di un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che rende operativa L’Anagrafe dei rapporti finanziari dei cittadini con gli istituti di credito.

Che cosa è l’Anagrafe dei rapporti finanziari

In estrema sintesi: tutti i rapporti di conti correnti, di carte di credito, deposito titoli, prelievi bancomat, i saldi contabili di inizio e fine anno saranno sotto la lente del Fisco, una sorte di grande occhio sempre vigile su ogni nostra operazione finanziaria. Il tutto con l’approvazione dell’Autorità garante della privacy.

Gli obiettivi del fisco

Premesso che è doveroso da parte dell’Agenzia procedere senza indugi nella lotta all’evasione fiscale, credo sia corretto porre una questione in merito alla reale efficacia di questo provvedimento.

I dubbi

Mi chiedo: i disonesti che evadono o eludono sono nel contempo così ingenui o sprovveduti da utilizzare le banche italiane per i loro traffici illeciti? E’ noto a tutti, sicuramente lo sarà anche al ministro competente ed a Befera, che ci sono ben altri strumenti, metodi e luoghi dove regna l’anonimato.

La follia masochista

E ancora, chi avrà visione e gestirà i dati sensibili dei cittadini onesti raccolti in questa novella anagrafe? Il timore è quello che si produrranno altri effetti negativi, ovvero un’ulteriore possibile freno ai consumi proprio da parte dei cittadini onesti, timorosi di incorrere in possibili contenziosi con l’erario, dove peraltro l’onere della prova a discolpa è a loro carico. Una sorta di cortocircuito che, paradossalmente, rischia di penalizzare le nostre già stremate imprese, riducendo la produzione di beni, quindi di ricchezza, con l’esito finale certo di ridurre così le entrate fiscali.  Sembra una follia masochista in un momento di recessione che morde la carne di tutti.

La necessità del buon senso

Siamo allora vittime davvero di un maleficio? Ed è proprio lo Stato che vuole farci del male? Se sì, per esorcizzare l’incantesimo maligno, ci sono quindi due possibili soluzioni alternative: o si rende necessario l’intervento di un esorcista stregone, con rituali comici ed oscuri e dall’esito quantomeno incerto,  oppure sarebbe sufficiente solo un po’di buon senso pratico e maggiore consapevolezza della realtà da parte di coloro che sono stati appena eletti e da chi assumerà il compito di gestire il prossimo governo. Auspico la seconda, e in tempi brevi.


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