Il web è alle prese con un vasto attacco, forse il più grande della sua storia, almeno secondo CloudFlare, società di sicurezza su Internet che ha lanciato per prima l’allarme. La vittima principale dell’attacco è “The Spamhaus Project”, organizzazione internazionale nonprofit che ha come missione combattere lo spam segnalando le società che ne fanno uso.
Recentemente alla sua lista nera è stata aggiunta CyberBunker, per questo ritenuta responsabile dell’attacco. Il server olandese si offre di ospitare i contenuti di qualsiasi sito tranne, specificano “quelli pedopornografici o con finalità terroristiche”. CyberBunker respinge le accuse e anzi attacca Spamhaus dicendo che spesso la società punta il dito contro siti innocenti.
Intanto però l’organizzazione nonprofit è sommersa da false richieste che ingolfano il sito rallentandolo, un malfunzionamento che potrebbe ripercuotersi su tutto il web creando problemi a milioni di utenti.