Dopo le visite di Macron e Merkel in rapida successione e quella che Trump farà a Londra, una nuova geometria si afferma in Europa. I casi Skripal e Siria avevano già fatto emergere una forte sintonia fra la premier inglese ed i colleghi di Parigi e Berlino. Oggi la nuova conferma con una triangolazione che non sorprende ma di certo fa una certa impressione, anche per l’ormai strutturata estromissione dell’Italia la cui inaffidabilità internazionale sembra essere divenuta una caratteristica incrollabile.
IRAN
Gran Bretagna, Francia e Germania hanno ribadito il loro sostegno all’accordo internazionale con l’Iran sul nucleare, ritenendolo il modo migliore per evitare che Teheran si doti dell’atomica. Lo ha riferito un portavoce del governo britannico, sottolineando che la posizione comune è frutto di telefonate che la premier Theresa May ha avuto con il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, tra ieri e oggi.
I leader “hanno discusso dell’importanza dell’accordo sul nucleare iraniano come il modo migliore per neutralizzare la minaccia di un Iran dotato di armi nucleari, concordando che la nostra priorità come comunità internazionale resta impedire all’Iran di sviluppare armi atomiche”. May, Macron e Merkel hanno anche riconosciuto che “c’erano importanti elementi che l’intesa non copre ma che dobbiamo affrontare, inclusi i missili balistici, cosa succederà quando scade l’accordo e l’attività di destabilizzazione regionale dell’Iran”. “Riconoscendo l’importanza di mantenere” l’attuale accordo, i tre si sono “impegnati a continuare a lavorare a stretto contatto e con gli Stati Uniti su come affrontare la gamma di sfide poste dall’Iran, comprese quelle questioni che potrebbero essere coperte da una nuova intesa”.
DAZI
Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May si rivolgono ancora alla Casa Bianca ed ammoniscono gli Usa: non impongano dazi alle merci dell’Ue o l’Unione si difenderà, a tutela dei propri interessi. La posizione comune, ha riferito un portavoce tedesco citato dai media internazionali, è stata concordata durante una telefonata tra i leader di Germania, Francia e Regno Unito: “Gli Usa non devono prendere alcuna misura commerciale contro l’Ue, altrimenti l’Ue sarà pronta a difendere i propri interessi nel quadro delle regole del commercio multilaterale”, ha affermato.
Tutto da vedere se il presidente americano si lascerà impressionare dalla manovra a tenaglia di quelli che sono oggi i suoi principali alleati europei. Difficile immaginare che Trump si accorga dell’assenza italiana. L’inquilino della Casa Bianca ed i suoi collaboratori sanno bene che la firma di Roma non manca perché non d’accordo con la linea dei tre condottieri europei ma solo perché è ormai ai margini più periferici dei giochi di politica estera. Sigh!