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La Slovenia sblocca l’adesione della Croazia all’Ue

La Camera di Stato, il parlamento sloveno, ha oggi ratificato il Trattato di adesione all’Ue per la Croazia. La ratifica richiedeva i due terzi di voti a favore, margine che è stato ampiamente superato, con 82 voti favorevoli su 82 parlamentari presenti. Alla sessione plenaria del parlamento sloveno hanno partecipato anche due ospiti ”eccellenti” dalla Croazia, il premier Zoran Milanovic e il ministro degli esteri Vesna Pusic.

Il sì arriva dopo il raggiungimento dell’accordo tra Lubiana e Zagabria su un contenzioso bilaterale che ne bloccava l’iter di ratifica, l’unico non ancora avviato in seno all’Unione.

I rappresentanti del governo croato e sloveno hanno infatti trovato un’intesa per risolvere un contenzioso bilaterale sulla proprietà finanziaria di Ljubljanska banka (con la questione dei risparmi dei cittadini croati nella ex banca iugoslava).

Nel 1991 la Ljubljanska Banka ha chiuso gli sportelli in tutte le ex repubbliche della Jugoslavia senza rimborsare i risparmiatori, nell’attesa della spartizione di tutti i beni comuni dello Stato dissolto. Secondo alcune stime le rimesse dei circa 130 mila risparmiatori croati rimaste bloccate ammonterebbero a circa 310 milioni di euro, mentre i debiti delle aziende croate verso l’istituto di credito sloveno sono stimati tra i 30 e i 157 milioni.


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