Skip to main content

L’arredamento salvato dall’export

Con i tradizionali mercati europei in affanno, agli imprenditori italiani del settore arredamento, forse i più abili al mondo a dialogare con i creativi e a prendersi dei rischi sull’innovazione, non resta che concentrarsi sull’export verso Russia, Brasile, Cina, India e il Salone del Mobile, in programma a Milano dal 9 al 14 aprile, resta una vetrina fondamentale. Giovanni Anzani amministratore delegato del gruppo Poliform: “Se uno non ha una quota superiore al 50% di export sarà molto difficile, dopo cinque anni di crisi, che riesca ad andare avanti”. “Quello che noi cerchiamo di fare è educare questi Paesi a arredare le proprie case con prodotti che arrivano dall’Italia, che sono molto apprezzati, ma poco conosciuti. Dobbiamo sviluppare, oltre alla capacità del fare che tutti ci riconoscono, quella di educare e comunicare”.Sulla stessa linea Carlo Molteni, amministratore delegato del gruppo omonimo: “Siamo gli unici, insieme un po’ ai danesi e agli svedesi, che sviluppano veramente il design in maniera seria, magari a costo di rimetterci anche dei quattrini, ma se un architetto ha un’idea particolare l’unico posto dove gliela possono sviluppare è l’Italia e fondamentalmente la Brianza dove siamo aperti a qualunque avventura”.



×

Iscriviti alla newsletter