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Il messaggio dell’aviazione civile al nuovo governo nei vent’anni dell’Enac

enac

Il settore del trasporto aereo rivendica il diritto ad avere un governo competente. Questo il messaggio di Vito Riggio, presidente dell’Enac, al nuovo esecutivo giallo-verde, arrivato nel giorno della fiducia in Senato e dei vent’anni di attività dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, festeggiati a Roma insieme alla presentazione del Rapporto e Bilancio sociale 2017. Intanto, i numeri confermano la crescita dell’aviazione civile, con opportunità rilevanti per l’intero sistema-Paese a patto che riesca a cogliere le numerose sfide normative, tecnologiche e infrastrutturali. Tra droni e voli suborbitali, l’Italia ha davvero la possibilità di costituire un’avanguardia su scala globale.

L’EVENTO A ROMA

Dopo i vertici dell’Ente (oltre al presidente, il direttore generale Alessio Quaranta e il vice dg Alessandro Cardi) sono intervenuti il presidente dell’Enav Roberto Scaramella, il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, il coo di Air Italy Neil Mills e il segretario esecutivo dell’Ecac Salvatore Sciacchitano. Presenti in platea, tra gli altri, il vice presidente della Camera Ettore Rosato e il generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.

UN MESSAGGIO PER IL GOVERNO GIALLO-VERDE

“Rivendichiamo il diritto ad avere un governo competente e lo rivendichiamo con forza”, ha detto il presidente Riggio in quello che è sembrato un messaggio al nuovo governo. “Negli ultimi vent’anni – ha ricordato – l’Enac ha avuto due presidenti, mentre i ministri dei Trasporti sono stati nove; ciò indica che uno dei grossi problemi del nostro Paese è la continuità politica, per quanto ciò non si noti nel settore dei trasporti, per cui abbiamo assistito a una certa linearità”. Eppure, ha detto Riggio, “oggi il nuovo governo annuncia il cambiamento e noi non abbiamo idea di cosa si tratti”. Il rischio, ha affermato il presidente, è “un cambiamento del modello vigente che sarebbe sbagliato, poiché già è affidato agli aeroporti il compito di realizzare investimenti con le proprie risorse, con un intervento pubblico ridotto a regolazione e controllo”. D’altra parte, ha detto Riggio, il cui mandato scadrà il prossimo ottobre, “mettiamo a disposizione la nostra competenza, ma chi governa deve avere la consapevolezza che dietro di lui c’è una storia e che davanti c’è un futuro”.

COSA E’ CAMBIATO IN VENT’ANNI

Tre dati per riassumere i vent’anni dell’Enac, ha detto il presidente. Primo: “Quando l’Ente fu istituito, i passeggeri in Italia erano 75 milioni all’anno; oggi siamo a 175, il risultato di una crescita tumultuosa e spesso sottovalutata dalla classe politica, forse a volte legata a un’attenzione ottocentesca alla ferrovie”. Su scala globale, ha aggiunto, “i passeggeri quest’anno sono stati 4 miliardi e presto arriveremo a 8”. Si tratta di “un processo inarrestabile in un quadro globale che non abbiamo scelto, ma che non possiamo ostacolare”. Ciò vuol dire, ha rimarcato Riggio, “che è illusorio pensare di tornare al nazionalismo o al sovranismo, poiché il settore è nato con una dimensione globale”. Secondo dato: “zero incidenti nel 2017, frutto di un impegno morale molto forte”. Terzo dato, infine: “500 milioni di avanzo di amministrazione che, in questi anni, sono stati utili per una serie di investimenti”.

IL DOSSIER ALITALIA

Eppure restano alcuni punti delicati, tra cui non può non spiccare l’ex compagnia di bandiera. “Con la liberalizzazione degli ultimi anni molte compagnie hanno sofferto, mentre delle nuove sono emerse”, ha spiegato il numero uno dell’Enac alla stampa a margine dell’evento. Eppure, “con la crescita dei passeggeri e della connettività ci aspettiamo molto sia dalla nuova realtà di Meridiana (oggi Air Italy, ndr), sia da Alitalia, che sta vivendo una situazione positiva nel corso della gestione commissariale”. E anche il commissario Gubitosi ha parlato di “una situazione migliore”, ricordando che l’ex compagnia di bandiera è oggi “la più puntuale in Europa e una delle prime al mondo”, con “personale che offre grandi performance” nonostante “gli ultimi anni di crisi”. Eppure, guardando al futuro, “è impensabile parlare di nazionalità in questo mondo globale”, ha detto Riggio. C’è la necessità, ha aggiunto, “di alleanze a livello internazionale; l’idea di stare da soli è illusoria”. Sull’ipotesi di nazionalizzazione, “sono contrario”, ha rimarcato il presidente dell’Enac: “Costa tanto e crea un’illusione poiché il mercato ha bisogno di flessibilità e capacità di innovazione”.

I NUMERI DEL 2017 PER L’AVIAZIONE CIVILE

A fronte di un capitolo Alitalia che resta dunque complesso, l’aviazione civile continua a presentare numeri incoraggianti. Coma da diversi anni, nota il Rapporto dell’Enac, nel 2017 si è assistito a un ulteriore consolidamento dei dati di crescita del trasporto aereo in Italia, in linea con gli altri Paesi europei. L’anno scorso, sono transitati 174.628.241 passeggeri, con un aumento del 6,2% rispetto al 2016. In aumento anche il numero dei movimenti aerei commerciali (decollo o atterraggio di un aeromobile su un aeroporto) del 2,4% rispetto al 2016, per un totale di 1.364.564 movimenti. Più rilevante, invece, l’aumento del trasporto cargo, con un totale di oltre 1 milione di tonnellate, il 9,2% in più del 2016. Nel complesso, “se si considera che la media di crescita in Europa è stata del 4% – ha notato il direttore generale Alessio Quaranta – vuol dire che l’Italia ha confermato il ruolo di Paese catalizzatore del traffico aereo”. Ma il settore “esploderà ancora di più in futuro, soprattutto nei prossimi mesi estivi”, ha aggiunto, chiedendo agli operatori di prepararsi e “attrezzarsi per tempo”.

AEROPORTI E COMPAGNIE

Le prime tre compagnie dello scorso anno sono state Ryanair (36 milioni di passeggeri trasportati), Alitalia (21 milioni) ed EasyJet (16,5 milioni). Ciò dovrebbe alimentare “una serena riflessione – ha spiegato Quaranta – bisogna ripensare il sistema cercando di agevolare un’industria del trasporto aereo forte, che possa sfruttare la capacità del Paese di generare attrattività di passeggeri”. Al primo posto tra gli aeroporti per numero di passeggeri si conferma Roma Fiumicino, con 40,841 milioni (-1,8% rispetto all’anno precedente), seguito da Milano Malpensa con 22,037 milioni (+14,1%) e Bergamo con 12,230 milioni (+10,6%). Per quanto riguarda la tipologia di vettori, oltre la metà del mercato è occupata da compagnie low cost (50,9%) con un aumento di passeggeri del 9,2% rispetto al 2016. I vettori tradizionali coprono il 49,1%, anch’essi in aumento, seppur minore (+3,38%).

SAFETY E SECURITY

Sul fronte della safety, ha notato il direttore generale, “abbiamo assistito a un decremento positivo, poiché siamo stati costretti ad attivare minori procedimenti sanzionatori (23 contro i 38 del 2016), mentre i reclami sono passati da seimila a 4.200; il tutto considerando l’aumento del traffico e dei voli”. D’altra parte, spiega il Bilancio, sono continuati nel 2017 gli investimenti infrastrutturali che hanno portato a una spesa complessiva di oltre 491 milioni, dei quali 460 autofinanziati e 31 realizzati con finanziamenti pubblici, “continuando attività di affrancamento delle infrastrutture dalle contribuzione di parte pubblica”, ha spiegato Quaranta. Per quanto riguarda il lato della security, nel 2017 “le attività ispettive sono quasi raddoppiate, passando dalle 968 del 2016 alle 1.833 di quest’anno”, molte delle quali condotte “da nostro personale che si è finto passeggero provando a superare i controlli con oggetti non consentiti nascosti nei bagagli”.

TRA DRONI E SPAZIOPORTI

Tra le attività da evidenziare c’è quella relativa ai mezzi aerei a pilotaggio remoto, per cui l’Enac ha continuato l’impegno istituzionale e regolatorio a fronte di “una vera e propria esplosione del settore”, ha detto Quaranta. Per questo comparto, definito dal Bilancio sociale “strategico per l’intera comunità aeronautica”, l’Ente ha prodotto 2.697 valutazioni su dichiarazioni di operatori Sapr per operazioni non critiche, e ha emesso 824 autorizzazioni per operazioni specializzate critiche, mentre sta proseguendo la definizione dei criteri per l’autorizzazione di attività più critiche di Bvlos. Altra attività particolare è invece relativa al suborbitale, per cui l’azione dell’Enac si inserisce in uno sforzo nazionale che coinvolge tra gli altri anche l’Agenzia spaziale italiana (Asi), Altec, ministero dei Trasporti e Aeronautica militare. Solo poche settimane fa, dopo la definizione dei criteri per la scelta del primo spazioporto italiano, il Mit ha incaricato l’Enac di attuare “tutte le azioni necessarie per realizzare e attivare la struttura entro il 2020” presso lo scalo di Taranto-Grottaglie. Nel frattempo, Enac ha anche elaborato la prima Regulatory Policy, grazie anche al memorandum di cooperazione siglato con la Federal aviation administration (Faa) statunitense nel 2014 e rinnovato nel 2016 con la partecipazione dell’Asi.



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