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Anche la Spagna entra nell’asse di Trump contro il regime di Maduro

Continua la campagna internazionale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a favore del popolo venezuelano. Alla fine del loro tour americano, il Re Filippo VI e la moglie Letizia sono stati ricevuti allo Studio Ovale della Casa Bianca da Trump e la first lady Melania.

Durante le dichiarazioni congiunte, Trump ha dichiarato che spera viaggiare presto in Spagna, un Paese molto bello, con gente speciale: “Il nostro rapporto con la Spagna è straordinario da molti anni e credo che specialmente ora abbiamo un rapporto commerciale eccellente. Anche i rapporti militari sono buoni. Penso che è praticamente tutto quello che si può aere. Amiamo la Spagna e siamo contenti di avervi qui alla Casa Bianca”.

Questa volta a mettere sul tavolo il tema del Venezuela – più volte affrontato dal presidente statunitense in diversi scenari – è stato invece il Re spagnolo. “Questo è un finale perfetto per questo grandioso viaggio – ha dichiarato Filippo VI -. Valorizziamo molto la nostra storia comune. Sono molti gli interessi comuni e siamo fiduciosi perché andremo avanti nella condivisione di sforzi in diverse aree di cooperazione. Il Venezuela è un compito importante dove possiamo lavorare insieme perché il nostro sforzo, in diversi ambiti, contribuisca a ristabilire la democrazia”.

Intanto, l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Unhcr). Tra le motivazioni il rappresentante Usa ha citato una “lista nera” di membri del consiglio che non rispettano i principi di rispetto dei diritti umani. Tra questi Paesi ci sono il Congo, Iran e Venezuela.

Trump non lotta da solo. Sembra impegnato a trasformare la crisi del Paese sudamericano in un caso d’interesse globale, per aumentare la pressione internazionale e raggiungere l’obiettivo: fare finire il regime di Nicolás Maduro in Venezuela.


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