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Ebola e Germania provocano ansie nelle borse

Ci sono fattori che complicano il quadro macroeconomico. Il primo è che i dati macro non sono di facile lettura. L’inflazione salariale americana, l’elemento più importante nelle scelte sui tassi della Fed, è straordinariamente mite in alcune statistiche (quelle del Dipartimento del Lavoro) ed è invece vivace e in crescita in altre, come ad esempio quelle raccolte da Adp. Le…

Ecco come Ebola mette in ansia i mercati

La Grande Guerra del 1914-1918 causò la morte di 17 milioni di persone (10 milioni di soldati e 7 di civili). La pandemia di influenza che iniziò nel gennaio del 1918 e terminò nel dicembre del 1920 ne provocò molti di più. Colpì infatti più di un quarto degli esseri umani (500 milioni su 1900). Ne morirono, secondo il Cdc,…

Vi spiego perché l'Europa sopravviverà alle miopie di Merkel e Schauble

Merkel e Schauble vogliono passare alla storia come le due figure che hanno azzerato il disavanzo pubblico e iniziato La prima pagina del Mail del 27 settembre 1961 a ridurre in modo deciso il debito tedesco. È da anni che ci lavorano, è il sogno di una vita e se qualcuno chiede loro di spendere, spendere, spendere per salvare l’euro…

Vi spiego perché il referendum in Scozia è rivoluzionario

Il referendum scozzese del 18 settembre è il primo a basarsi su un’idea postmoderna di popolo. È popolo qualsiasi insieme di persone che voglia definirsi tale. QUALCHE CENNO STORICO Si dirà che una base oggettiva per definirsi nazione in questo caso c’è, perché gli scozzesi sono celti e pronunciano la erre, mentre gli inglesi sono un incrocio di celti e…

Perché l'euro fiacco eccita l'Europa

Può succedere (o profilarsi) il meglio o il peggio, ma borse e bond si comportano come se si trovassero in un mondo noiosamente tranquillo, strutturalmente solido e privo di inflazione e di deflazione. Solo l’euro procede veloce (anche lui senza sbalzi o rintracciamenti, esattamente come è stato il caso per lo yen nel novembre-dicembre dell’anno scorso) verso un aggressivo ridimensionamento.…

Vi spiego perché i bisticci fra Draghi, Merkel e Renzi sono solo una sceneggiata

È noto che l’Eurozona è in una situazione molto delicata. Il debito sale, la produzione ristagna, la deflazione si avvicina e non si vede all’orizzonte una via d’uscita strutturale. Eppure, esattamente come nei casi in giro per il mondo che abbiamo ricordato sopra, può essere sufficiente la speranza di un Quantitative easing a fine anno o all’inizio del 2015 per…

Guerre e disastri fanno bene alle Borse?

Per tutto il 2014 ci siamo detti e ripetuti che l’economia americana è la più solida e sana del mondo. L’SP 500, in effetti, guadagna in euro, dal primo gennaio, il 12.7 per cento. Negli stessi mesi, tuttavia, ci siamo anche detti e ripetuti un’infinità di volte che uno dei paesi più disgraziati che si possano immaginare è l’Argentina. Sui…

Lo sapete che l'Europa rischia l'asfissia?

I mercati hanno festeggiato l’accelerazione in Usa nella creazione di nuovi posti di lavoro, ma non hanno notato come questa stia avvenendo solo nel part time (che serve tra l’altro ad aggirare i costi e gli obblighi dell’Obamacare). Questi impieghi sono retribuiti poco sopra i sussidi di disoccupazione e la fiscalità negativa che si vanno a perdere rientrando nel mondo…

Perché la Fed di Yellen sorride a chi compra azioni a Wall Street

Succede che le rilevazioni più recenti dell’umore degli investitori individuali americani (le persone fisiche, quindi, non i gestori professionali) diano solo un 37 per cento di ottimisti contro il 62 per cento dell’ottobre 2007, in corrispondenza con il massimo assoluto (1565 sull’SP 500) del ciclo rialzista 2003-2008. Il grande pubblico è generalmente più emotivo degli istituzionali ed è quindi ancora…

Chi eviterà, e come, l'apocalisse economica

E così oggi i mercati vedono se stessi, si compiacciono e si scambiano congratulazioni. I governi, dal canto loro, hanno fretta di dichiarare chiusa per sempre la crisi e diffondono ottimismo. I banchieri centrali, nella loro solitudine, vedono invece la possibilità di una crisi ancora più devastante di quella del 2008-2009. Come per molte malattie, non è la potenza del…

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