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Avatar About Alfonso Celotto

Alfonso Celotto è avvocato e professore di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Roma 3. Burocrate pedante e appassionato di leggi e decreti, ne parla spesso sui giornali, in radio e in televisione. Dal 2017 cura la rubrica “Carte bollate” a “Unomattina”. È stato capo ufficio legislativo e capo di gabinetto di diversi ministri e ha lavorato presso varie istituzioni, tra le quali la Banca d’Italia, il Ministero delle Politiche europee, della Semplificazione normativa, dello Sviluppo economico, della Salute, dell’Economia e delle finanze, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ospedale israelitico e l’ARAN. Ha pubblicato il romanzo Il dottor Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale (Mondadori, 2014) e vari saggi tra cui L’età dei non diritti (Giubilei Regnani, 2017) ; La Corte costituzionale (Il Mulino, 2018) E nato prima l’uomo o la carta bollata (Rai libri, 2020)

Il maresciallo Badoglio e la circolare su AstraZeneca. I dubbi di Celotto

Dopo mesi di indicazioni spesso contraddittorie su chiusure, aperture, viaggi, noi cittadini ci sentiamo sempre più confusi e incerti: e iniziamo a perdere la fiducia nello Stato, pur sapendo che la fiducia dei cittadini è il “collante” della democrazia. Forse è proprio vero – come dice qualcuno – che siamo in uno stato di guerra e che iniziamo a sentirci un po’ come nei tragici giorni dopo l’8 settembre

Evviva! Con Draghi niente più "salvo intese". Scrive Celotto

Forse in pochi se ne sono accorti ma a differenza di tutti i governi precedenti, l’esecutivo di Draghi ha adottato 9 decreti-legge, tutti pubblicati in Gazzetta entro 3 giorni al massimo, ma addirittura 7 il giorno stesso, come prescrive la legge

Un dictator per la pandemia? L'opinione di Celotto

La richiesta di misure “di guerra” da parte del capo della protezione civile, in questa fase, mi pare da intendere soprattutto come provocazione politica, per far capire a tutti che la pandemia non è stata sconfitta ancora e che serviranno ancora settimane di sacrifici. L’opinione di Alfonso Celotto

Alfonso Celotto manovra

Dalla spesa in ordine alfabetico al senso unico pedonale. Florilegio di ordinanze anti-Covid

Da cittadini, confusi fra zone e colori, ormai arricchite da sfumature e zone localizzate, non possiamo che augurarci che tutto finisca presto e che tutte queste regole anti-covid finiscano per essere raccontate soltanto nei pedissequi manuali di storia della burocrazia

Superlega

Decreto legge e non Dpcm. Celotto spiega il metodo Draghi

In tema di diritti della persona, praticamente ogni articolo della Costituzione prevede che limitazioni e condizioni possano essere poste soltanto con atto legislativo. Il prossimo mese di limitazioni e chiusure sarà pesante per tutti noi, ma almeno si è scelta una strada costituzionalmente più corretta, a garanzia di tutti

#Andratuttobene? 365 giorni dopo. Il punto di Celotto

Il 9 marzo 2020 l’Italia entrava in quarantena. Un anno sorprendente, da cui il modello democratico esce molto affannato, dopo 28 dpcm, 20 decreti-legge, centinaia di ordinanze regionali e migliaia di ordinanze comunali. Si è perso un altro po’ di fiducia nello Stato, il Parlamento ha ancora più smarrito la sua centralità e i cittadini ci sentiamo un po’ più sudditi

Nuovo governo, vecchi Dpcm. La lettura di Celotto

Positivo il metodo, con un Dpcm approvato con anticipo rispetto alla entrata in vigore, così come il piano di interlocuzione preventiva con il Parlamento e le Regioni. Emerge però un nuovo problema di certezza e comprensibilità. Celotto spiega quale

Può il governo Draghi passare da Rousseau? M5S e la democrazia diretta

Io credo molto nella democrazia elettronica, ma penso anche che occorra ancora affinarne tempi e modalità, forse anche con un intervento generale del Legislatore che ne garantisca accesso, partecipazione e sicurezza, per tutti. I dubbi di Alfonso Celotto

Mario Draghi, Clarich

Draghi ha un problema da manuale (Cencelli). Lo spiega Celotto

La “spartizione di cariche e incarichi” ideata dal giovane funzionario della DC potrebbe non applicarsi in un governo solo tecnico, ma il premier incaricato sa che sarebbe più debole in Parlamento, come ben ricordiamo per Mario Monti. Gli scenari di Alfonso Celotto

Fico, perché un mandato esplorativo e non un pre-incarico? Lo spiega Celotto

Nella storia dei 66 governi repubblicani, fino ad ora un “mandato esplorativo” è stato conferito dodici volte. Mai l’ “esploratore” è stato poi nominato Presidente del Consiglio. Alfonso Celotto spiega cosa ci dobbiamo aspettare, allora, a questo punto…

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