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Spagna, lo spettro di larghe intese agita i sonni di Giorgia Meloni. Il commento di Cangini

È possibile che il leader socialista Sanchez riesca a raggranellare una maggioranza, è possibile che la Spagna torni al voto dopo l’estate. Ma per Giorgia Meloni c’è una terza ipotesi che, per quanto oggi considerata improbabile, rappresenterebbe la beffa finale… Il commento di Andrea Cangini

Le parole di Patuanelli sul finanziamento pubblico ai partiti resteranno solo una ventata d'aria fresca

La speranza è che le sagge parole del senatore grillino diano adito a una seria riflessione in parlamento. Ma, anche dopo la reazione di Conte, rimarranno quel che sono: una ventata d’aria fresca in una torrida mattinata di mezza estate

Taxi, la rivoluzione culturale del centrodestra. Il corsivo di Cangini

Dalla tutela del monopolio alla tutela della concorrenza; dalla difesa della corporazione alla difesa del consumatore: la rivoluzione culturale del centrodestra è in atto e se il ministro Salvini si mostrerà coerente con l’annuncio fatto, sarà il caso di dire meglio tardi che mai

La forza di Maryam Rajavi e la reazione esorbitante del regime iraniano

La Fondazione Luigi Einaudi ha ospitato a Roma Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale per la resistenza iraniana, che ha illustrato il suo manifesto politico e ha discusso con il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata e Giorgio Rutelli. Gli incontri di Rajavi con i parlamentari italiani hanno suscitato la reazione stizzita dell’ambasciata iraniana, e Andrea Cangini, segretario generale della fondazione, spiega perché è importante dare voce a un popolo schiacciato dal regime

La magistratura deborda perché la politica glielo consente. Il corsivo di Cangini

Non c’è mai stato un colpo di mano dei magistrati: l’abrogazione dell’immunità parlamentare, la fine del finanziamento pubblico ai partiti, l’introduzione di fattispecie penali a dir poco scivolose come il traffico di influenze, la rinuncia ad introdurre qualsivoglia forma di responsabilità rispetto alla qualità del lavoro degli uffici giudiziari sono tutti esempi di come la politica abbia spalancato le porte all’intervento delle toghe. Ora dovrebbe riconquistare la propria sovranità. Ma per farne cosa?

Perché rimpiangere i tempi andati di Arnaldo Forlani. La riflessione di Cangini

Andrea Cangini ricorda il primo incontro da diciassettenne con Arnaldo Forlani, i tempi in cui il potere politico era un potere reale e chi lo incarnava non ne esibiva l’arroganza, ma lo rappresentava con umanità e discrezione

La maledizione italiana e la “rivoluzione” garantista di Giorgia Meloni

Con l’Italia calata, sia pure da non belligerante, in un contesto bellico, col Pnrr da gestire, la crisi migratoria da fronteggiare e le riforme da avviare, appare sconfortante doversi occupare anziché di alta politica di bassa cucina giudiziaria. È la maledizione italiana. Il corsivo di Andrea Cangini

Le europee e i bluff che non fanno bene all'Italia. Il corsivo di Cangini

Gli scontri che si sono registrati in queste ore all’interno della coalizione di centrodestra, in vista delle elezioni europee del prossimo anno non fanno bene al Paese. Salvini cerca di erodere consensi a Meloni, la quale sa che comunque un’alleanza solo tra Ppe ed Ecr non sarebbe sufficiente a costruire una maggioranza all’Europarlamento

Migranti ed Europa, Meloni è una principessa fortunata. Scrive Cangini

Se adottiamo la prospettiva di Machiavelli, non si può dire che al premier italiano manchi una dose di fortuna. È vero che non è riuscita a convincere il polacco Morawiecki e l’ungherese Orbán ad accettare la riforma del Regolamento di Dublino sui migranti. Ma, a parte il fatto che nessuno pensava potesse davvero farcela, mai sconfitta fu così vittoriosa. L’incarico di mediazione ricevuto da von der Leyen è di per sé una vittoria perché affranca agli occhi degli alleati europei e dei mercati finanziari globali Giorgia Meloni dall’orbita sovranista

Le nomine di Meloni, tasselli del mosaico draghiano. Il corsivo di Cangini

Le nomine di Figliuolo e di Panetta dimostrano che gli incarichi che contano, e che costituiscono l’articolazione dello Stato e la gestione dell’economia pubblica, sono stati attribuiti con millimetrica precisione nel segno della piena continuità tra il governo della destra e il governo “tecnico” guidato da Mario Draghi

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