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Si può essere filoeuropei senza essere antiamericani. Il corsivo di Cangini

Macron coltiva gli interessi francesi e con tutta evidenza il suo viaggio in Cina è servito ad accreditare una cinquantina di aziende del suo Paese più che la politica estera di Biden. Ma Macron è all’ultimo mandato, sogna pertanto di passare alla Storia. Ed è in questa chiave che va letto il suo disperato appello agli Stati europei. Il commento di Andrea Cangini

Tre condizioni che rendono (quasi) proibitivo il compito di Fitto. Il corsivo di Cangini

Quello di Fitto è un compito reso quasi proibitivo da tre condizioni di fatto. Andrea Cangini racconta il contesto un po’ allarmante nel quale Pier Ferdinando Casini nei giorni scorsi ha lanciato un nobile appello alla collaborazione, all’insegna della responsabilità nazionale

Riformare l’Italia, l'occasione che Draghi non colse. Il corsivo di Cangini

C’erano le condizioni, con Mario Draghi plenipotenziario a Palazzo Chigi, per incoraggiare il Parlamento a varare, rilegittimandosi, quelle riforme istituzionali di cui parliamo da quarant’anni. Ma non è stato fatto. Il commento di Andrea Cangini

Meloni al bivio tra responsabilità nazionale e fronte esterno. Scrive Cangini

Alzare i toni del dibattito sulla questione migranti trasformandolo in conflitto ideologico sarebbe un errore. Stiamo già attraversando una fase critica nei rapporti con Bruxelles

L'altrovismo di Elly. La nuova frontiera della personalizzazione politica secondo Cangini

La neo-segretaria sembra intenzionata a trasformare l’elemento di debolezza rappresentato dall’essersi iscritti al partito solo poche settimane prima di prenderne il comando in un elemento di forza. Per Schlein “non esistono le correnti, non esiste il passato e la stessa esistenza del Pd può essere ragionevolmente messa in dubbio. Esiste solo il presente, e nel presente esiste solo un leader: Elly Schlein”

La moltiplicazione dei Bertinotti e la solitudine di Giorgia. Il commento di Cangini

Vista da fuori, riaffiora l’immagine dell’italietta inaffidabile e venerea (nel senso di seguace della pacifica dea Venere). Vista da dentro, si assiste a un’ulteriore spallata al già minoritario consenso popolare al governo (e all’Europa, e alla Nato, e all’Occidente) sul conflitto in Ucraina

Giorgia Meloni e il bicchiere mezzo pieno dell’Europa. Scrive Cangini

Chi, in Senato, ha ascoltato per intero e senza pregiudizi le comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, ha senz’altro colto un cambio di passo. I toni restano quelli della leader di un partito di opposizione, i contenuti sono diventati quelli del partner affidabile e sostanzialmente soddisfatto del corso preso dalle vicende europee. Il commento di Andrea Cangini

Statuto del contribuente, serve un accordo con il Terzo Polo. La proposta di Cangini

È qualcosa di più di una carta dei valori e qualcosa di meno di una norma costituzionale. Per questo, sarebbe importante venisse approvato con la più ampia maggioranza possibile

Regole Ue, Meloni dovrà compiere due mosse strategiche. Cangini spiega quali

Si prospetta per l’Italia l’avvio di una nuova era in sede europea. Perché la nuova “regola delle spesa” pubblica non ci penalizzi, o almeno ci penalizzi meno rispetto alla vecchia, il governo italiano ha bisogno di alleati forti e di credibilità propria. Il commento di Andrea Cangini

Se anche Elly, come tutti, dichiara guerra alle correnti. Il commento di Cangini

Anche la neo eletta segretaria del Pd ha dichiarato guerra alle correnti e ai capibastone. Ma c’è stato solo un partito nella storia d’Italia che non prevedeva la presenza di correnti: era il Partito nazionale fascista. E non crediamo proprio sia questo il modello cui si ispira Elly Schlein. Il commento di Andrea Cangini

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