L’idea che le norme del pacchetto Nordio possano essere ispirate dal semplice desiderio di correggere alcune storture del sistema giudiziario non è minimamente presa in considerazione. C’è sempre un doppio fine, ed è sempre un doppio fine scabroso…
Andrea Cangini
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Una sola cosa Berlusconi non inventò: il bipolarismo. Il corsivo di Cangini
Silvio Berlusconi non ha, come hanno scritto in molti, “inventato il bipolarismo”. Il bipolarismo l’hanno inventato, o per meglio dire importato, Mario Segni e Marco Pannella attraverso i referendum del 1991 e del 1992. E gli italiani hanno fatto propria la novità tanto da obbligare il Parlamento a trasformarla in legge
Berlusconi ha reso popolare il liberalismo, ma su un possibile successore... Il ricordo di Cangini
Come tutti i grandi uomini della Storia, Silvio Berlusconi non ha mai preso in considerazione l’idea di compiere un passo indietro, si è sempre considerato insostituibile e ha sempre ritenuto che dopo di lui il diluvio avrebbe fatto scomparire la sua creatura politica (e fors’anche il mondo) consacrandone il fondatore all’immortalità. Ecco, a quanto pare ci siamo. Il ricordo di Andrea Cangini, già senatore di Forza Italia
Cosa ci dice delle Europee l’intervista di Vespa a Salvini. Il commento di Cangini
Il leader della Lega resterà imbrigliato nel cul-de-sac in cui si è consapevolmente infilato ormai da anni, e non sarà certo rinfocolando la fiamma antieuropeista che ne potrà uscire. La libertà di movimento e di scelta che caratterizza Meloni è già, di per sé, il segno della sua avvenuta vittoria sul campo di battaglia europeo
Del Pd resta solo l'immagine di Schlein. Il corsivo di Cangini
La segreteria dem sta rischiando molto, tanto più che manca la collegialità e la condivisione delle decisioni all’interno del partito. Un malessere generalizzato che arriva anche dall’Emilia-Romagna. Se il centrodestra dovesse mai trovare un candidato competitivo il colore politico della regione non sarebbe più il rosso e la Schlein non sarebbe più segretario del Pd
Tutte le giravolte della sinistra sulla Corte dei conti. La versione di Cangini
La Corte dei conti, il precedente di D’Alema e il caso dei controlli preventivi sulle pratiche dei terremotati nel corsivo di Andrea Cangini
La capacità politica di Elly. Sì, ma dove? Il corsivo di Cangini
Difficile, ormai, leggere le (mancate) gesta della neosegretaria Pd senza indossare le lenti dell’altrovismo. Il mistero di Elly, ovvero la sua originalità, mal si concilia con l’adozione da parte della segretaria di due retoriche tipiche del Pd: la questione di genere e il mito del campo largo
Dall'Antimafia alla Rai, quando il continuo allarme è inutile e dannoso. Il corsivo di Cangini
È piuttosto evidente che il continuo allarme democratico faccia torto alla realtà tanto quanto fa un favore al governo. Ma ciò è evidente per chi vanta un’impostazione liberale e uno spirito non militante. Il lettore fedele si chiede, invece, cosa stia accadendo a Repubblica… Il commento di Andrea Cangini
L’Antimafia tra sociologia e strumentalizzazioni politiche. Il corsivo di Cangini
Sulla Commissione antimafia si sono registrati alti e bassi, ma sempre all’insegna della strumentalizzazione effettiva. Il corsivo di Andrea Cangini
Il disOrdine dei giornalisti e le continue minacce alla libertà di espressione. Il corsivo di Cangini
La libertà, evidentemente, al pari del senso del ridicolo, non è in cima ai pensieri dell’Ordine dei giornalisti. Ma l’Ordine dei giornalisti era in cima ai pensieri di Luigi Einaudi. Il quale, in un celebre saggio pubblicato nel 1945 su Risorgimento liberale, così liquidò la questione: “Albi di giornalisti! Idea da pedanti, da falsi professori, da giornalisti mancati, da gente vogliosa di impedire altrui di pensare colla propria testa”. Nulla da aggiungere. L’opinione di Andrea Cangini