Dopo anni di retoriche polemiche contro i sovrintendenti e i direttori museali stranieri, è stato proprio ad uno “straniero” che la Destra si è affidata. Altri, evidentemente, non ce n’erano. Ed è proprio questo vuoto di alternative, di nomi e di teste pensanti, dopo un anno e mezzo di governo, a denunciare il problema. Il commento di Andrea Cangini
Andrea Cangini
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Riforme, le ipocrisie della sinistra e il rischio referendum per le destre populiste. Scrive Cangini
Un dato balza agli occhi. Ovvero il fatto che, cosa imbarazzante per forze politiche orgogliose di dirsi “populiste” come la Lega e Fratelli d’Italia, entrambe le riforme sono ad alto rischio di bocciatura da parte del “popolo”. Il commento di Andrea Cangini
Isolare Meloni in Europa è un errore. Il precedente di Forza Italia raccontato da Cangini
L’esperienza insegna che i veti sortiscono spesso risultati contrari a quelli voluti. Rendere accessibile l’area del governo a forze politiche apparentemente antisistema è il modo migliore per depotenziarle elettoralmente e allinearle politicamente. Va ricordato l’originario scetticismo dell’establishment europeo verso Forza Italia. Ecco perché le resistenze di Scholz e di Macron verso l’interlocuzione con Meloni ed Ecr potrebbero essere controproducenti. Il corsivo di Cangini
Tertium Polum non datur. Il sistema politico resta bipolare
Si prospetta per Azione, Italia Viva e Più Europa la possibilità di una palingenesi e la prospettiva di un nuovo Asinello (la creatura politica che a suo tempo fece capo a Romano Prodi) o, meglio, di una nuova Margherita. Un partito, cioè, strutturalmente alleato al Pd. Questo dicono i risultati delle elezioni europee. Tertium Polum non datur. Il commento di Andrea Cangini
Per Giorgia è scattata l’ora delle decisioni irrevocabili. Scrive Cangini
Se Giorgia Meloni vorrà dare un senso politico ai consensi ottenuti, non potrà far alto che concorrere all’elezione del nuovo presidente della Commissione assieme al Ppe, vero baricentro dell’alleanza, al Partito socialista europeo, ai liberali e a chi vorrà starci. Il commento di Andrea Cangini
Così Forza Italia ha riscoperto la propria identità e funzione politica. Il corsivo di Cangini
Durante la scorsa legislatura, le chiavi di Forza Italia furono, per una serie di ragioni che sarebbe tanto lungo quanto inutile spiegare, inopinatamente consegnate a Matteo Salvini che rappresenta la peggiore eresia per la politica. Da quel momento, però, tante cose sono cambiate: il partito ha, con tutta evidenza, ritrovato l’identità e la funzione politica che aveva smarrito. Il corsivo di Cangini
Intelligenza artificiale. Molto è stato fatto, moltissimo c’è da fare. Scrive Cangini
Nei giorni scorsi, il capo delle Relazioni istituzionali di Google, Diego Ciulli, ha auspicato un approccio costruttivo al tema. “Siamo ancora indietro nel ragionare su come cogliere le opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale”, ha detto. Siamo indietro, è vero. Ma l’Italia è insolitamente meno indietro degli altri Paesi europei. Il commento di Andrea Cangini
Salvini sa di avere torto su Mattarella, ma... L'opinione di Cangini
Per quanto il messaggio salviniano possa mutare, certo è che a rimanere immutata sarà la sua caratura surrealista, aggressiva e sostanzialmente demagogica. Caratura a cui Salvini è il primo a non credere. L’opinione di Andrea Cangini
Chi ha torto e chi ragione su Falcone e la separazione delle carriere. L'opinione di Cangini
Nella speranza, forse vana, di porre fine una volta per tutte all’annosa querelle, vale la pena pubblicare un consistente estratto dell’intervista che Giovanni Falcone rilasciò a Mario Pirani di Repubblica il 3 ottobre 1991…
Separazione delle carriere, così finisce (forse) l'anomalia italiana. Scrive Cangini
L’Italia si avvia a diventare un Paese normale e Forza Italia può esibire, nel nome di Silvio Berlusconi, la propria riforma-bandiera al pari del premierato per Fratelli d’Italia e dell’autonomia differenziata per la Lega. Dirà il tempo se il “coraggio” dimostrato oggi è destinato a durare e se il destino della riforma costituzionale approvata dal Cdm è quello di finire impantanata in Parlamento come molti credono. Il commento di Andrea Cangini