I bias cognitivi sono una forma di distorsione sistematica della realtà. Un po’ quello che sta accadendo nella questione mediorientale: chi, per ragioni culturali, politiche o addirittura razziali, detesta Israele è oggi convinto che l’offensiva missilistica iraniana della scorsa notte sia largamente giustificata dall’attacco israeliano al “consolato” iraniano a Damasco del primo aprile. Chi lo pensa è evidentemente vittima di almeno due bias cognitivi che lo inducono a distorcere la realtà dei fatti. L’opinione di Cangini
Andrea Cangini
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Se Conte soffia il Tg3 al Pd. Il corsivo di Cangini
Per il capo grillino, che trattando con FdI è già riuscito a sottrarre agli amici-nemici del Pd e di Italia Viva la presidenza della commissione di Vigilanza sulla Rai, sarebbe un gran colpo dagli effetti pratici e soprattutto simbolici, ossia l’identificazione del Movimento 5 Stelle con quella Telekabul da sempre percepita come simbolo della sinistra-sinistra
Def, la linea della vaghezza. L'opinione di Cangini
Era chiaro sin da settembre che con le nuove regole di bilancio e con un Pil che arranca la manovra economia dell’anno successivo sarebbe stata problematica per l’Italia e potenzialmente deflagrante per la maggioranza di governo. Nasce da una complessità contabile largamente annunciata l’ambiguità del Documento di economia e finanza licenziato oggi dal Consiglio dei ministri
Conte, Schlein e il teatrino della politica pugliese. Il commento di Cangini
Tutti sapevano, tutti hanno fatto finta di nulla. Salvo poi, a scandalo conclamato, esibire mani pulite scaricando sul vicino di partito la responsabilità morale di un andazzo che da decenni costituisce una regola
Santanchè, quando la politica si affida alla magistratura. Il commento di Cangini
Capita sempre più spesso che le mozioni di sfiducia individuale siano “motivate” dall’iscrizione di questo o quel ministro nel registro degli indagati. Un istituto che, sussistendo nel nostro ordinamento la presunzione di innocenza, nasce a “garanzia” dell’imputato. Nella logica giustizialista, invece, è indice di colpevolezza, ed è su questa presunzione di colpevolezza che prendono corpo le richieste di sfiducia
La battaglia di Bernini per il futuro della democrazia. Il commento di Cangini
La battaglia del ministero dell’Università, marginalizzare i cattivi maestri e dare ai tanti don Abbondio in toga da Magnifico Rettore il coraggio che gli manca, è di estrema importanza. Un esempio per gli studenti, un servizio alla democrazia
Qual è lo scopo della lista di Bonino e Renzi? L'interrogativo di Cangini
La lista elettorale dedicata agli “Stati Uniti d’Europa” avrebbe senso se fosse il battesimo di una nuova formazione politica. Se, cioè, i capi dei rispettivi partitini fossero così generosi e lungimiranti da mettere sul piatto del progetto politico comune la propria testa, ovvero la propria leadership. Leadership spesso indiscutibili ed indiscusse. Ma non è così. Il commento di Andrea Cangini
Cosa significa l'ipotesi scissionista di Matteo Salvini. Il commento di Cangini
L’attacco è frontale, anche se Salvini ha lasciato che a condurlo fossero i suoi alleati europei di Identità e democrazia. Mossa spregiudicata, propedeutica non solo a massimizzare il risultato elettorale della Lega alle elezioni europee. Il commento di Andrea Cangini
Il sogno (o il bluff) della Difesa comune europea. Il commento di Cangini
Sono tanti i passi che, nel frattempo, si potrebbero e si dovrebbero compiere nell’attesa che uno choc o una resipiscenza collettiva inducano i singoli governi degli Stati membri a far compiere all’Europa politica quel balzo in avanti di cui si parla, invano, da tanti, troppi decenni. Il commento di Andrea Cangini
Il filopuntinismo di Salvini mina le basi della democrazia liberale. Il commento di Cangini
Mai come oggi, Salvini appare un uomo solo. Sa che dal risultato delle europee dipenderà il futuro della propria leadeship e, come e più di sempre, è pronto a tutto pur di raggranellare quale voto aggiuntivo. Il commento di Andrea Cangini