L’attacco è frontale, anche se Salvini ha lasciato che a condurlo fossero i suoi alleati europei di Identità e democrazia. Mossa spregiudicata, propedeutica non solo a massimizzare il risultato elettorale della Lega alle elezioni europee. Il commento di Andrea Cangini
Andrea Cangini
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Il sogno (o il bluff) della Difesa comune europea. Il commento di Cangini
Sono tanti i passi che, nel frattempo, si potrebbero e si dovrebbero compiere nell’attesa che uno choc o una resipiscenza collettiva inducano i singoli governi degli Stati membri a far compiere all’Europa politica quel balzo in avanti di cui si parla, invano, da tanti, troppi decenni. Il commento di Andrea Cangini
Il filopuntinismo di Salvini mina le basi della democrazia liberale. Il commento di Cangini
Mai come oggi, Salvini appare un uomo solo. Sa che dal risultato delle europee dipenderà il futuro della propria leadeship e, come e più di sempre, è pronto a tutto pur di raggranellare quale voto aggiuntivo. Il commento di Andrea Cangini
Forza Italia e il volo del calabrone. Il commento di Cangini
Morto il fondatore, si attendeva la morte prematura della sua creatura politica. Mai previsione si dimostrò tanto infondata. Nel suo rappresentarsi come una forza politica realista, Forza Italia marca la differenza nel centrodestra. E la chiarezza adamantina rispetto al conflitto ucraino così come all’ancoraggio europeo e atlantista fa il resto. Il commento di Andrea Cangini
Abruzzo, l'Armageddon non paga: servono equilibrio e candidati forti. Scrive Cangini
L’Armageddon non ha funzionato, ma dalle elezioni abruzzesi sono comunque giunte delle lezioni politiche utili ad entrambi i poli… Ammesso che i loro leader vogliamo metterle a frutto. Il corsivo di Andrea Cangini
Meloni e il rischio di puntare sugli elettori duri e puri. L'analisi di Cangini
Come tutti i leader del momento, anche Meloni affronta le elezioni rivolgendosi quasi esclusivamente alla propria base elettorale tradizionale. Ma la sua base elettorale è naturalmente disorientata da scelte di governo imposte da una visione realista che mal si concilia con le posture identitarie degli anni trascorsi all’opposizione. Non è detto che la resistenza a cambiare narrazione politica puntando all’elettorato mediano sia una scelta lungimirante…
Esteri e difesa, il doppiopesismo di Elly Schlein spiegato da Cangini
Se è vero, come sottolinea spesso la segretaria dem, che all’interno della maggioranza c’è un elemento dissonante sui temi di politica estera come Matteo Salvini, è altrettanto vero che le stesse contraddizioni si riscontrano all’interno del cosiddetto campo largo. E le ultime votazioni parlamentari lo dimostrano
La vicenda Vannacci è sfuggita di mano. Il corsivo di Cangini
Lo sviluppo della vicenda Vannacci appare coerente col suo inizio. Una vicenda arcitaliana fatta di piccole furbizie, di grandi vanità e di modesti calcoli personali. Una vicenda assai poco marziale, destinata presumibilmente ad imporsi più che sull’alta politica, sulla bassa cinematografia. Insomma, un perfetto cinepanettone. Il corsivo di Andrea Cangini
Imparare dalle sconfitte, una lezione per il centrodestra. Scrive Cangini
Stavolta il centrodestra in generale, e Giorgia Meloni in particolare, non hanno vinto. Se, messa da parte la hybris e adottata un po’ di saggezza orientale, impareranno la lezione, questa sconfitta verrà ricordata come un’utile folgorazione. In caso contrario, come l’inizio della fine. Il commento di Andrea Cangini
Limitare i mandati dei governatori è questione di principio. Lo diceva anche Salvini
Non c’è democrazia occidentale che non presupponga un limite temporale al potere scaturito dalle cariche elettive monocratiche, potere che naturalmente non è paragonabile a quello del singolo parlamentare. Il commento di Andrea Cangini