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Salvini dia retta a Piantedosi ed eviti almeno la maglietta con Maometto

L’idea di convocare il 4 novembre a Milano una manifestazione anti islamica nel nome di Oriana Fallaci non piace a nessuno dei suoi alleati e colleghi di governo. Così il leader leghista Matteo Salvini resta sempre più isolato. C’è solo da sperare che dia retta al suo ex capo di gabinetto Matteo Piantedosi. Il commento di Cangini

Manovra e Polonia, quando la tattica supera la strategia. Il corsivo di Cangini

Al premier manca quella visione strategica che il più delle volte fa la differenza tra tirare a campare e governare. Ovvero, tra governare indebolendosi e durare rafforzandosi. L’esito delle consultazioni in Polonia e la stesura della manovra lo dimostrano. Il corsivo di Andrea Cangini

L’antisionismo come abito buono dell’antisemitismo

Cos’è che distingue lo Stato di Israele da tutti gli altri? Cosa distingue Israele da, poniamo, la Cina? Facile: la sua natura ebraica. Sarebbe intellettualmente onesto, allora, ammettere una volta per tutte, anche di fronte a noi stessi, che, non in tutti, ma nella maggior parte dei casi l’antisionismo è solo l’abito buono dell’antisemitismo. Il corsivo di Andrea Cangini

Antiamericanismo, antisionismo e (finti) pacifisti. Un problema per Meloni

C’è un filo che congiunge la guerra in Ucraina e il massacro dei terroristi di Hamas ai danni d’Israele: i valori liberali e democratici su cui si fonda la nostra identità occidentale. Il governo si troverà in una condizione non facile: difendere il diritto ad esistere del popolo ucraino così come di quello israeliano, mentre l’antiamericanismo, l’anticapitalismo e l’antisionismo si salderanno tra loro e si uniranno ad una quota crescente di cittadini italiani indifferenti

La giudice Apostolico avrebbe dovuto astenersi sui migranti. L'opinione di Cangini

Il giudice non deve solo essere imparziale, ma deve anche apparire tale, ed ecco perché la giudice Apostolico – che manifestò in piazza contro i decreti Salvini – avrebbe dovuto astenersi dall’occuparsi di migranti. Con il suo pronunciamento, ha gettato un’ombra sul tribunale di Catania e su tutta la categoria. Il corsivo di Andrea Cangini

Giorgia Meloni, un premier al bivio. Il corsivo di Cangini

Giorgia Meloni è a un bivio: può fingere che l’assunzione delle responsabilità di governo in un’epoca densa di incertezze globali sia conciliabile con la demagogia del passato oppure può rompere del tutto con la demagogia accreditandosi come donna di Stato affidabile e seria. Il corsivo di Andrea Cangini

Perché non credo all’ipotesi governo tecnico. La versione di Cangini

I problemi ci sono, è evidente. Ma la soluzione ai problemi odierni dell’Italia non può essere un nuovo governo. L’Italia non è nelle condizioni drammatiche del 2011. E poi c’è la politica

L’operazione verità che nessuno ha mai fatto prima. Il corsivo di Cangini

Un discorso intellettualmente onesto quello di Giorgia Meloni sul tema migranti: l’ammissione della differenza che passa tra la faciloneria di chi si trova all’opposizione e le oggettive difficoltà di chi ricopre funzioni di governo. Se si è trattato di semplice tattica, queste parole non porteranno a nulla. Ma se la scelta fosse strategica potrebbero rivelarsi il presupposto di una svolta decisiva. Il commento di Andrea Cangini

Dall’Istituto Leoni alla Fondazione Einaudi, appello al governo per il taglio della spesa pubblica

Come scrive oggi l’Istituto Bruno Leoni, tagliare la spesa pubblica sarebbe anche l’unico modo per reperire le risorse necessarie a quel taglio radicale delle tasse che il centrodestra promise in campagna elettorale. La Fondazione Luigi Einaudi si associa a tale auspicio

Migranti, i due problemi di Giorgia Meloni secondo Cangini

Il premier e l’Italia sono stretti tra le logiche burocratiche di un’Europa impolitica e i calcoli elettorali degli alleati di governo così come dei partner comunitari. Il corsivo di Andrea Cangini

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