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Forza Italia e il volo del calabrone. Il commento di Cangini

Morto il fondatore, si attendeva la morte prematura della sua creatura politica. Mai previsione si dimostrò tanto infondata. Nel suo rappresentarsi come una forza politica realista, Forza Italia marca la differenza nel centrodestra. E la chiarezza adamantina rispetto al conflitto ucraino così come all’ancoraggio europeo e atlantista fa il resto. Il commento di Andrea Cangini

Abruzzo, l'Armageddon non paga: servono equilibrio e candidati forti. Scrive Cangini

L’Armageddon non ha funzionato, ma dalle elezioni abruzzesi sono comunque giunte delle lezioni politiche utili ad entrambi i poli… Ammesso che i loro leader vogliamo metterle a frutto. Il corsivo di Andrea Cangini

Meloni e il rischio di puntare sugli elettori duri e puri. L'analisi di Cangini

Come tutti i leader del momento, anche Meloni affronta le elezioni rivolgendosi quasi esclusivamente alla propria base elettorale tradizionale. Ma la sua base elettorale è naturalmente disorientata da scelte di governo imposte da una visione realista che mal si concilia con le posture identitarie degli anni trascorsi all’opposizione. Non è detto che la resistenza a cambiare narrazione politica puntando all’elettorato mediano sia una scelta lungimirante…

Esteri e difesa, il doppiopesismo di Elly Schlein spiegato da Cangini

Se è vero, come sottolinea spesso la segretaria dem, che all’interno della maggioranza c’è un elemento dissonante sui temi di politica estera come Matteo Salvini, è altrettanto vero che le stesse contraddizioni si riscontrano all’interno del cosiddetto campo largo. E le ultime votazioni parlamentari lo dimostrano

La vicenda Vannacci è sfuggita di mano. Il corsivo di Cangini

Lo sviluppo della vicenda Vannacci appare coerente col suo inizio. Una vicenda arcitaliana fatta di piccole furbizie, di grandi vanità e di modesti calcoli personali. Una vicenda assai poco marziale, destinata presumibilmente ad imporsi più che sull’alta politica, sulla bassa cinematografia. Insomma, un perfetto cinepanettone. Il corsivo di Andrea Cangini

Imparare dalle sconfitte, una lezione per il centrodestra. Scrive Cangini

Stavolta il centrodestra in generale, e Giorgia Meloni in particolare, non hanno vinto. Se, messa da parte la hybris e adottata un po’ di saggezza orientale, impareranno la lezione, questa sconfitta verrà ricordata come un’utile folgorazione. In caso contrario, come l’inizio della fine. Il commento di Andrea Cangini

Limitare i mandati dei governatori è questione di principio. Lo diceva anche Salvini

Non c’è democrazia occidentale che non presupponga un limite temporale al potere scaturito dalle cariche elettive monocratiche, potere che naturalmente non è paragonabile a quello del singolo parlamentare. Il commento di Andrea Cangini

L’ipocrisia di chi manifesta per Navalny e poi consegna gli ucraini a Putin. Il corsivo di Cangini

È sempre cosa buona e giusta quando tutte le forze politiche convergono senza distinzione tra maggioranza e opposizione su un punto dirimente di politica estera. È cosa buona e giusta, purché sia chiaro che di politica estera si tratta. Una chiarezza che manca ad almeno due leader politici tra i tanti che oggi parteciperanno alla fiaccolata di protesta contro la satrapia putiniana. L’opinione di Andrea Cangini

Di tutto si parla, tranne che di temi europei. Il corsivo di Cangini

La Commissione europea ha presentato una bozza di riforma della governance economica delle istituzioni comunitarie. Il Parlamento europeo ha approvato la riforma dei Trattati, compreso il famigerato Patto di stabilità. Il consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno siglato un nuovo Patto migrazioni e asilo. Ma di tutto questo la politica non parla. Si attende l’annuncio della candidatura di Meloni e Schlein, in ossequio ad un antico malcostume che vede i leader politici nazionali concorrere ad incarichi che non andranno a ricoprire

Sul Medio Oriente una rara sintonia a Montecitorio. Le mozioni lette da Cangini

Oggi alla Camera dei deputati sono state votate diverse mozioni sulla politica estera italiana, in particolare guardando a quanto accade in Medio Oriente. A passare, anche quella del Partito democratico, che durante il voto ha visto l’astensione delle forze di maggioranza. Una rara convergenza

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