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Antonio Maria Rinaldi About Antonio Maria Rinaldi

Antonio Maria Rinaldi, dopo la laurea in economia alla LUISS alla fine del '70, ha svolto molti incarichi operativi in banche italiane per poi passare dalla metà degli anni '80 come funzionario al Servizio Borsa della Consob Sede di Milano alla SOFID, capogruppo finanziaria dell'ENI, fino a ricoprirne la carica di Direttore Generale contribuendo alla quotazione in Borsa di gran parte delle società del cane a sei zampe. Attualmente esercita la libera professione ed è docente di Politica Economica presso la Link Campus University di Roma. Dal 2011 al 2018 è stato docente di Finanza Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Ha pubblicato nel 2011 "Il Fallimento dell'Euro?", nel 2013 “Europa Kaputt,(s)venduti all’euro” e nel 2018 coautore, insieme a Scenari Economici, de “La Sovranità appartiene al Popolo o allo per spread?”. Per le sue posizioni euroscettiche è considerato fra i riferimenti ideologici del Sovranismo italiano.

Italia, Paese a sovranità limitata

E’ sconcertante che l’unica ricetta che la classe politica italiana sappia ormai proporre per uscire dalla crisi economica più devastante dai tempi della II Guerra Mondiale, sia quella di affidare le sorti del nostro Paese unicamente alle volontà ed imposizioni decise aldilà dei confini nazionali. Questa mia amara considerazione scaturisce dai sempre più frequenti appelli di esponenti politici nazionali e…

Come evitare il Medioevo prossimo venturo

Prendo in prestito il titolo del celeberrimo libro del 1971 di Roberto Vacca, una delle più raffinate menti italiane, per constatare amaramente che ci stiamo realmente dirigendo verso un nuovo Medioevo. La principale responsabile di questa vera e propria involuzione è la deriva che ormai da anni ha assunto la conduzione dell’Europa e in particolare dell’unione monetaria, ben distante dai…

Draghi stia al suo posto!

Ormai non bisogna più meravigliarsi se il titolare di una istituzione europea come la Banca Centrale travalichi oltremodo dalle sue funzioni-mansioni e spazi in campi non previsti assolutamente dal suo mandato. Questo può avvenire per due precise motivazioni: il vuoto pneumatico creato dalle classi politiche nazionali dei paesi UE nei confronti della sempreverde leadership tedesca e che pertanto lascia il…

Vi spiego perché l'austerità flessibile è una boiata

Da molto tempo ormai è stato issato un “muro di gomma” e di complice omertà a difesa dell’attuale costruzione monetaria europea, considerata come unica panacea per risolvere ogni problema che affligge il nostro Paese e in più in generale la profonda crisi d’identità del Vecchio continente. Si cerca di sovrapporre l’Europa e l’aggregazione monetaria come un tutt’uno, mentre sono due…

Delrio, giù le mani dall'Italia

E’ notizia di queste ore che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alle politiche di coesione territoriale e allo sport, Graziano Delrio, ha lanciato la proposta di emissione di “euro union bond” al fine di mutualizzare il debito pubblico, ovvero parte di esso, mediante la creazione di un “fondo federale europeo” al quale ogni Stato membro conferisce una…

Caro Matteo Renzi, stai attento agli agguati di Angela!

E’ quanto mai sintomatico che le ultime aste dei titoli pubblici italiani siano andate molto bene in termini di richieste e conseguentemente di discesa dei tassi rispetto a quelle proposte nello stesso periodo dal Tesoro tedesco. Se andiamo ad analizzare le motivazioni per il quale gli investitori domestici e internazionali hanno concesso questa fiducia verso il nostro Paese, premiandolo di…

Italiani vittime della Sindrome di Stoccolma

La prima sensazione dopo i risultati elettorali delle europee è che si sia ricostituito un partito che emula i fasti della vecchia DC. Infatti mai nessuno, dopo lo scudo crociato, era riuscito ad infrangere il muro dei 40% dei consensi, anche se il raffronto si riferisce alle politiche anni ’50 e con affluenze non più immaginabili ai giorni d’oggi. Ma…

Vi spiego perché alle Europee voterò Claudio Borghi

Scioglierò subito la riserva dichiarando apertamente che alle prossime elezioni europee in programma per il 25 maggio voterò senza esitazioni Claudio Borghi e cercherò serenamente, accogliendo l’invito del sempre disponibile direttore Michele Arnese, di motivarne le ragioni anche se ai più potrà sembrare una scelta più che scontata. Per prima cosa sono felice di poter votare finalmente dal lontano 1976,…

Ecco cosa ci aspetta dopo le elezioni europee: il micidiale ERF

Mentre i candidati di tutte le compagini politiche alle prossime elezioni per il rinnovo quinquennale del Parlamento Europe già fanno a gara, con sfumature diverse, nel professarsi critici contro questa aggregazione monetaria e verso ogni cosa provenga dai palazzi di Bruxelles, gli eurocrati stanno preparando in silenzio la più micidiale delle trappole a danno dei paesi eurodotati; una sorta di…

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