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Cari Zinga&Co, date tregua a SuperMario. Il mosaico di Fusi

Un po’ stordite dal cambio di fase, le forze politiche continuano a muoversi sul crinale del tatticismo senza capire che l’agenda Draghi, per funzionare, ha bisogno di un appeasement. Da Zingaretti al centrodestra, dovrebbero farci un pensiero. Il mosaico di Carlo Fusi

Il M5S si sfalda, sarà Conte la sua colla? Il mosaico di Fusi

Il bon ton liberale di Di Maio e l’eleganza di Conte funzioneranno da calamita in un Movimento sempre più spaccato? Oppure toccherà agli espulsi acchiappare quel pezzo di Paese scontando il fatto di non avere una leadership credibile né un programma solido a parte un generico ribellismo? Dubbi nell’uno o nell’altro caso sono legittimi

Conte, si fa presto a dire Federatore. Il mosaico di Fusi

L’ex premier è strattonato da due forze che tirano in modo opposto. Un M5S balcanizzato e una ex coalizione che dopo l’arrivo di Draghi non riesce a trovare una nuova identità. Avrà la forza per tenere tutti insieme? Il precedente di Prodi non sembra essere un ottimo auspicio

Una maggioranza di lotta e di governo. Il mosaico di Fusi

I partiti di maggioranza, praticamente tutti, dovranno far diventare questa doppiezza la loro condizione obbligata: sostenere il governo Draghi anche laddove produrrà novità e riforme indigeste ma inevitabili. La doppiezza di una volta si trasforma nella migliore e stringente condizione per incamminarsi sulla strada che rimette in sicurezza il Paese. Paradosso sì, ma felice. Chissà se durerà fino in fondo

Le larghe intese, incredibile, sono realtà. E ora? Il mosaico di Fusi

Ora che questa mission impossible ha preso corpo, qual è il compito da svolgere, il porto di arrivo di un Conducator che l’Europa ci invidia ma che dovrà guardarsi da trappole e tranelli perché dalle nostre parti il gioco di abbattere la leadership è sempre il più in voga?

Il voto su Rousseau sarà inutile o dannoso? Il mosaico di Fusi

Proprio adesso che ce ne sarebbe estremo bisogno visto che si affaccia una nuova proposta di grande spessore, il partito che ancora oggi è di maggioranza relativa in Parlamento diventa afasico, ondeggiante, incapace di risolvere i propri conflitti, e sceglie di scaricarli sulla collettività

Le mosse di Mattarella disegneranno il futuro italiano. Il mosaico di Fusi

Fiducia o no a Draghi e scelta del successore di Mattarella sono due atti politico-istituzionali fondamentali. Da cui dipenderà il destino del Paese. L’editorialista Carlo Fusi legge la strategia del Presidente della Repubblica

Meloni finisce in frigorifero. Il mosaico di Fusi

Fratelli d’Italia rischia di fare come il suo “avo”, il Movimento Sociale Italiano, che negli anni ’60 e ’70 conquistava voti condannati a restare inutilizzati perché gli avversari non li ritenevano degni di partecipare alle istituzioni democratiche. Giorgia Meloni si dice “responsabile” ma è l’unica che invoca le urne invece di mettere il suo consenso al servizio del Paese

La solitudine del numero uno (Mattarella). Il mosaico di Fusi

La solitudine del Quirinale esiste perché i partiti consegnano nelle mani del capo dello Stato il fallimento di due, contrapposte, esperienze di governo. Tutti aspettano che il Presidente, con la consueta pacatezza e saggezza, li tiri fuori dalle secche nelle quali si sono infilati

Conte crede di essere più forte. Il mosaico di Carlo Fusi

Conte è più debole nei numeri ma molto più forte nella leadership. La sua indispensabilità e inamovibilità da Palazzo Chigi esce conclamata dal doppio voto del Parlamento. Ma oggi Mattarella gli farà domande chiare. L’analisi dell’editorialista Carlo Fusi

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