Il Consiglio Europeo ha adottato misure solo cosmetiche per ridurre le perdite subite dai boat people in Mediterraneo e per regolare i flussi di immigrati fra gli Stati dell’Unione. E’ stato un fallimento morale e politico. Misteriosa rimane la politica europea sul come limitare i flussi immigratori che dall’Africa sub-sahariana e dall’Asia Meridionale, attraverso il Sahara, raggiungono la sponda Sud…
Carlo Jean
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Rebus Libia. L'analisi di Carlo Jean
Lunedì 20 si riuniranno i ministri degli esteri dei paesi dell’UE per discutere la situazione in Libia. Federica Mogherini ha preparato un documento di riflessione che dovrebbe permettere ai ministri di “discutere concretamente” su cosa l’UE dovrebbe fare. Le soluzioni previste presuppongono tutte che esista un governo libico con cui trattare. Esso non esiste. Perciò ho messo il “concretamente” fra…
Perché anche il Congresso Usa appoggerà Obama sull'Iran
L’accordo quadro, concordato a Losanna tra il gruppo “5+1” e l’Iran, molto probabilmente diverrà definitivo a fine giugno. Anche allora costituirà solo un elemento della complessa scacchiera geopolitica di una regione chiave come il Medio Oriente. Non garantirà che Teheran rinunci definitamente all’arma nucleare. Sarebbe possibile solo se lo decidessero i responsabili politici dell’Iran. Oltre la questione dei dettagli, aspetto…
Yemen, tutti gli intrecci e le contrapposizioni
Per la bellezza del paesaggio, l’abbondanza d’acqua e la ricchezza commerciale, i romani chiamavano “Arabia Felix” l’attuale Yemen del Nord, già sede del favoloso regno di Saba. La regione è abitata dai fedeli di una setta sciita, lo “zaydismo”, molto differente dallo sciismo iraniano. Riconosce solo cinque, anziché dodici iman. E’ moderato e teologicamente molto simile al sunnismo. La setta…
Libia, ecco perché si fa strada l'ipotesi delle sanzioni
Le speranze di costituire in Libia un governo di unità nazionale, nell'attuale situazione, sono state distrutte dall’attacco di Khalifa Haftar a Tripoli. Nonostante le fantasie del generale di divenire il “salvatore della Libia”, egli non ha di certo deciso da solo: è stato spinto a farlo anche dall’Egitto. Dichiara di voler eliminare dalla Libia gli estremisti islamici, con il risultato…
Ecco la strategia di Obama contro Isis
Con notevole sorpresa di tutti i commentatori strategici, il presidente Barack Obama affermò nell’agosto 2014 che gli USA non avevano una precisa strategia per neutralizzare e distruggere l’ISIS. Taluni punti della strategia USA erano comunque chiari: limitarsi ai bombardamenti aerei per arrestare l’avanzata dell’ISIS, logorarlo e sostenere, con rifornimenti di armi e addestramento, il governo di Baghdad, quello regionale del…
Israele, ecco tutti gli scenari del dopo voto
Martedì 17 marzo, si terranno le elezioni in Israele per il rinnovo dei 120 deputati della Knesset, parlamento delle Stato ebraico. Esiste un collegio unico nazionale. Il sistema elettorale è proporzionale, con soglia di sbarramento recentemente elevata dal 2 al 3,25%, per limitare l’eccessiva frammentazione in piccolissimi partiti, portati a ricattare il governo per interessi anche marginali dei loro elettorati.…
Vi spiego perché in Libia si sottovaluta il ruolo di Al-Qaeda
Il governo di Tripoli e il Congresso Nazionale Generale, eletto nel 2012, decaduto con le elezioni del 25 giugno 2014 e “resuscitato” grazie alla sentenza della Corte Suprema del novembre 2014 che ha dichiarato illegittimi governo e parlamento di Tobruk, è dominato dal Partito della Giustizia e Costruzione, della Fratellanza Musulmana ed è appoggiato da una serie di milizie tribali,…
Libia, tutte le tensioni fra Egitto e Turchia
Il quarto round di negoziati fra le varie fazioni che si combattono da metà del 2014 in Libia sembra aver dato migliori risultati dei precedenti. I partecipanti si sono accordati su taluni principi-base, su cui dovrebbe fondarsi un governo di unità nazionale. E’ l’unica soluzione possibile per la stabilizzazione del paese. La vittoria di una delle parti, a parte che…
Perché Renzi ha sbaciucchiato Putin
La visita di Renzi a Mosca ha raggiunto i risultati economici e di visibilità che ragionevolmente si proponeva. Il nostro presidente del Consiglio sapeva benissimo che l’Italia non è in condizioni di influire sulle decisioni russe sull’Ucraina né di convincere la Russia di darci una mano in Nord Africa per combattere la diffusione del radicalismo jihadista. Non può neppure attenuare…