Le speranze di costituire in Libia un governo di unità nazionale, nell'attuale situazione, sono state distrutte dall’attacco di Khalifa Haftar a Tripoli. Nonostante le fantasie del generale di divenire il “salvatore della Libia”, egli non ha di certo deciso da solo: è stato spinto a farlo anche dall’Egitto. Dichiara di voler eliminare dalla Libia gli estremisti islamici, con il risultato…
Carlo Jean
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Ecco la strategia di Obama contro Isis
Con notevole sorpresa di tutti i commentatori strategici, il presidente Barack Obama affermò nell’agosto 2014 che gli USA non avevano una precisa strategia per neutralizzare e distruggere l’ISIS. Taluni punti della strategia USA erano comunque chiari: limitarsi ai bombardamenti aerei per arrestare l’avanzata dell’ISIS, logorarlo e sostenere, con rifornimenti di armi e addestramento, il governo di Baghdad, quello regionale del…
Israele, ecco tutti gli scenari del dopo voto
Martedì 17 marzo, si terranno le elezioni in Israele per il rinnovo dei 120 deputati della Knesset, parlamento delle Stato ebraico. Esiste un collegio unico nazionale. Il sistema elettorale è proporzionale, con soglia di sbarramento recentemente elevata dal 2 al 3,25%, per limitare l’eccessiva frammentazione in piccolissimi partiti, portati a ricattare il governo per interessi anche marginali dei loro elettorati.…
Vi spiego perché in Libia si sottovaluta il ruolo di Al-Qaeda
Il governo di Tripoli e il Congresso Nazionale Generale, eletto nel 2012, decaduto con le elezioni del 25 giugno 2014 e “resuscitato” grazie alla sentenza della Corte Suprema del novembre 2014 che ha dichiarato illegittimi governo e parlamento di Tobruk, è dominato dal Partito della Giustizia e Costruzione, della Fratellanza Musulmana ed è appoggiato da una serie di milizie tribali,…
Libia, tutte le tensioni fra Egitto e Turchia
Il quarto round di negoziati fra le varie fazioni che si combattono da metà del 2014 in Libia sembra aver dato migliori risultati dei precedenti. I partecipanti si sono accordati su taluni principi-base, su cui dovrebbe fondarsi un governo di unità nazionale. E’ l’unica soluzione possibile per la stabilizzazione del paese. La vittoria di una delle parti, a parte che…
Perché Renzi ha sbaciucchiato Putin
La visita di Renzi a Mosca ha raggiunto i risultati economici e di visibilità che ragionevolmente si proponeva. Il nostro presidente del Consiglio sapeva benissimo che l’Italia non è in condizioni di influire sulle decisioni russe sull’Ucraina né di convincere la Russia di darci una mano in Nord Africa per combattere la diffusione del radicalismo jihadista. Non può neppure attenuare…
Perché Obama flirta con l'Iran
Il discorso tenuto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu al Congresso americano, su invito della maggioranza repubblicana e senza l’avallo del presidente Barack Obama, rappresenta il punto più basso delle relazioni fra gli Stati Uniti e Israele. L’attenzione dei media è stata centrata sull'antipatia fra le due personalità e sullo sgarbo fatto dai repubblicani al presidente, divenuto “anatra zoppa” dopo il…
Ecco come occidentali e musulmani devono sconfiggere Isis
Dabiq, escatologia del califfato è il titolo della rivista ufficiale del Califfato. Prende il suo nome da una cittadina a Nord di Aleppo, nei cui pressi, secondo una profezia apocalittica di Maometto, avrà luogo la battaglia decisiva della Jihad fra l’esercito dell’Islam e quello “di Roma”. La rivista contiene una serie di dibattiti dottrinali circa l’interpretazione corretta da dare al…
Al Qaeda e Isis, ecco differenze e analogie
Per sconfiggere qualsiasi nemico occorre per prima cosa conoscerlo. L’Isis è poco conosciuto. Anche quando lo è, non se ne comprende la logica. Ci si accontenta di definirlo fanatico e folle. Invece segue una sua logica precisa, che esercita una grande attrazione sui giovani islamici. Combatte una guerra di religione, che l’Occidente non conosce da secoli. E’ estranea alla sua…
Isis e Al Qaeda, differenze e similitudini tra i network del terrore islamico
Il crescente successo dello Stato Islamico (IS) rappresenta una sfida agli altri gruppi jihadisti, non solo ad al-Qaeda, ma anche ai talebani afgani. Tra di essi sta mettendo in discussione la leadership del Mullah Omar. La frammentazione del movimento jihadista fa sorgere vari interrogativi. La competizione – quindi l’emulazione - fra i vari gruppi aumenterà il rischio terrorista in Occidente?…