Dal declino dell’impero ottomano, Mosca è sempre stata un attore geopolitico nel Mediterraneo. Nel secolo XIX la Gran Bretagna e la Francia erano riuscite – ad esempio con la guerra di Crimea – a impedire che l’impero zarista avesse libero accesso al tale mare. Gli Zar avevano ereditato da Bisanzio il ruolo di protettori della Cristianità in Medio Oriente. IL…
Carlo Jean
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Cina e Usa, dottrine strategiche a confronto
Un conflitto deliberato fra la Cina e gli Stati Uniti appare del tutto improbabile. Non è comunque da escludere. Potrebbe scoppiare per errore o per escalation di un incidente, specie fra le forze navali dei due Paesi che si dilettano, nei Mari Cinesi Meridionale e Orientale, a provocazioni reciproche, tagliandosi la rotta o avvicinandosi a distanza di tiro. LE DIFFERENZE…
Come e perché Al Qaeda avanza in Iraq
Fallujah – la città delle moschee – è il principale centro urbano della provincia di Anvar. Assieme a Ramadi, capitale della provincia, è situata una sessantina di km a Ovest di Baghdad. La provincia, quasi completamente sunnita, confina con l’Arabia Saudita, la Giordania e la Siria. Fallujah possiede un alto valore simbolico per i sunniti iracheni e anche per lo…
Perché gli Usa battono la Cina nel controllo dell'area pacifica
Fino a qualche anno fa, le Forze Armate Cinesi o PLA (People Liberation Army, comprendente anche la Marina, l’Aeronautica e la 2^ Divisione di Artiglieria, che sovraintende alle forze missilistiche strategiche) erano concentrate sulla difesa del territorio nazionale e sulla sicurezza interna. Attualmente, conoscono un profondo processo di modernizzazione, volto a metterle in condizioni di contrastare minacce esterne. LA MINACCIA…
Brasile, da potenza in ascesa a emergente in affanno
L’America del Sud sta attraversando un periodo di profonda trasformazione geopolitica. Fino a tre-quattro anni fa sembrava che il Brasile fosse “il Paese del futuro”. Guidato dal suo carismatico presidente, Lula da Silva, con l’iniziativa dell’UNASUR (Unione delle Nazioni dell’America del Sud) sembrava sul punto d’integrare l’intero subcontinente, trasformandosi da potenza regionale in globale. LA SUPREMAZIA DEL BRASILE La supremazia…
Siria, perché gli Usa non possono che confidare nel Cremlino
Il 22 gennaio avrà inizio in Svizzera una seconda conferenza internazionale sulla crisi siriana. È organizzata dall’ex-ministro degli esteri algerino, Lakhdar Brahimi, inviato speciale per la Siria del Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon. La conferenza, denominata Ginevra 2, segue quella tenuta nel novembre 2011. Essa non ha avuto risultati pratici soprattutto per le differenti posizioni degli USA e della Russia…
Tappe e problemi dei negoziati sul nucleare iraniano
L’accordo transitorio concluso a Ginevra il 23 novembre dal Gruppo 5+1 con l’Iran fissa per sei mesi dei tetti e delle limitazioni all’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran. In cambio, Teheran ottiene, oltre ad un implicito riconoscimento della sua legittimità ad arricchire l’uranio per usi civili – dall’elettronucleare al sanitario e alla ricerca scientifica - un lieve alleggerimento delle sanzioni. In…
Liberazione di Khodorkovsky: atto di clemenza o atto politico?
La liberazione di Mikhail Khodorkovsky - uno dei più ricchi e potenti oligarchi russi dell’era Eltsin - è giunta inaspettata. Ancora una volta, Putin ha sorpreso il mondo ed è tornato al centro dell’attenzione internazionale. Lo è in una versione del tutto nuova: quello dello statista umanitario, quasi paterno. La versione ufficiale del Cremlino è che Putin si è lasciato…
Ucraina, perché le reazioni internazionali non spaventano Putin e Yanukovich
L’Europa offre solidarietà, ma non soldi. I vantaggi di un accordo di associazione con l’UE sono – nel migliore dei casi - a lungo termine. Troppo tardivi rispetto all’appuntamento delle elezioni presidenziali. Yanukovich le vuole disperatamente vincere. Non è in gioco solo la sua sopravvivenza politica, ma anche la sorte personale sua e della sua famiglia, che ha ampiamente approfittato…
Ucraina, perché la rivolta filo-europea non riuscirà a rovesciare Yanukovich
È confortante per gli europeisti vedere che, nonostante il crescente euroscetticismo e la crisi dell’UE, decine di migliaia di persone continuino a manifestare a Kiev per legare il loro destino a un’Unione Europea sempre più “ammaccata”. La crisi dell’UE non ha diminuito l’attrazione che una consistente parte degli ucraini provano per l’Europa. Essa è stata finora alquanto fredda nei loro…