L’impressione è che il buon senso pratico di Draghi, così come il suo coerente atlantismo che non lo porta a guardare con sufficienza a ciò che accade lungo l’asse Washington-Londra, saprà non solo trarre dall’impasse l’Italia ma anche dare gradualmente una nuova direzione all’Europa
Corrado Ocone
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Pd, la sfida di Letta si chiama identità. La bussola di Ocone
Ora, avere una identità significa avere un programma. Ma avere un programma si può solo se si hanno ben presenti quali sono i propri ceti sociali di riferimento, ovvero si sa quali sono gli interessi oltre che i valori (generici) che si rappresentano. Quali quelli del Pd? Quelli dei ceti popolari, come era logico per la sinistra di un tempo? Dalla geografia del voto delle ultime tornate elettorali sembrerebbe proprio di no. La rubrica di Corrado Ocone
Salvini in Europa? Approdi vicini e lontani. La bussola di Ocone
Corrado Ocone legge tra le righe dell’intervista rilasciata da Matteo Salvini ad Annalisa Chirico. Il pezzo forte? La collocazione europea della Lega. Due alternative e una terza via…
Draghi, fenomenologia di un governo apartitico. La bussola di Ocone
La crisi interna prima dei Cinque stelle e poi clamorosamente del Pd, cioè delle forze che governavano precedentemente, e la maturazione della Lega verso un’identità compiuta che prima non aveva, sono elementi con una forte valenza positiva. Corrado Ocone spiega perché
Draghi sovranista? No, siamo in un’altra stagione politica. La bussola di Ocone
È successo cioè che proprio il governo più europeista che si potesse immaginare, guidato nientemeno che dall’ex presidente della Banca Centrale di Francoforte, abbia detto “prima noi” e poi gli “altri”. Ma si tratta di un’interpretazione fuorviante… La bussola di Corrado Ocone
Pd in crisi. È Renzi il convitato di pietra? La bussola di Ocone
È del tutto peregrino immaginare, casomai dopo un interregno di un Bonaccini, un rientro a gran voce nel Pd di Renzi con posizione da leader? La rubrica di Corrado Ocone
Le conseguenze politiche (auspicabili) di Draghi. La bussola di Ocone
Adesso che la composizione del governo Draghi è definitiva, i partiti devono puntare a un conflitto meno valoriale-simbolico. Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è se maturerà un’area di centro tendenzialmente maggioritaria, un partito “nazionale” à la Macron per intenderci, oppure se la dialettica resterà a due, fra una destra e una sinistra, come è stata nel corso della “Seconda Repubblica” fino al 2013. La bussola di Corrado Ocone
Addio a Franco Cassano, teorico del pensiero meridiano
Cassano aveva vissuto tutte le illusioni, e provato le delusioni, della sinistra italiana. Lo aveva fatto però da professore, uomo pensante e dalle mille curiosità, lontano mille miglia dal dilettantismo imperante oggi nella politica e, ahimè, anche nell’accademia. Non fosse che per questo, bisogna ricordarlo con nostalgia e rispetto. Il ricordo di Corrado Ocone
La solidarietà a Meloni è un'occasione per la politica. La bussola di Ocone
Che i partiti, di destra o di sinistra, non abbiano fatto distinguo e compatti abbiano condannato le affermazioni di Gozzini è un segno di novità da non sottovalutare e da cogliere al volo
Partiti, la luna di miele con Draghi continua. Fino a quando? La bussola di Ocone
I partiti dovrebbero capire che fra i loro interessi c’è anche quello di maturare, tutti, e far sì che presto la dialettica politica riprenda su binari da Paesi civili. Cioè con meno slogan e più fatti, meno ideologie e più divisioni su idee e valori ugualmente legittimi. In una parola: senza la reciproca delegittimazione morale che ci lega ancora, mani e piedi, ad un passato che non passa. La bussola di Corrado Ocone