Chissà che non sia questa la strada per rimettere al centro la politica, farla contare? Il rischio che i partiti corrono oggi in Italia è che, delegittimando l’avversario e urlando a squarciagola la sua “indegnità”, alla fine non governi né l’uno e né l’altro di essi. La bussola di Corrado Ocone
Corrado Ocone
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Le mille facce (e qualche voltafaccia) di Berlusconi. La bussola di Ocone
Silvio Berlusconi si muove (ad esempio incontrando Giovanni Malagò) per dare seguito a quanto iniziato dopo la sua ormai lontana “discesa in campo”. Che le ultime mosse servano a nascondere i vari piani del Cavaliere, e ad aumentarne su più tavoli la forza contrattuale? La bussola di Corrado Ocone
Il Movimento di Conte, un partito uno e trino. La bussola di Ocone
Il presidente del Movimento 5 Stelle sembrerebbe per il momento non voler smuovere troppe pedine per non rompere fragili equilibri. Il nuovo organigramma a lui facente capo, come da Statuto, può attendere. La bussola di Corrado Ocone
Berlusconi incontra Salvini. Quale centrodestra? La bussola di Ocone
Fra gruppo unico e partito “largo”: per il centrodestra è l’ora della verità. Le questioni sul tappeto nell’incontro di oggi nella bussola di Corrado Ocone
Draghi alla boa dei sei mesi. Le pagelle di Ocone
I prossimi sei mesi saranno per il governo Draghi quelli decisivi. Come un divertissement, o un gioco da ombrellone, proviamo a dare, in questo Ferragosto rovente, in dieci voci, le pagelle all’esecutivo
Berlusconi, l'uomo che sussurrava al centrodestra. La bussola di Ocone
Paradossalmente, è proprio dal vecchio leader che ci si può attendere quel “di più” che alla coalizione del centrodestra è finora mancato e che Salvini e Meloni per forza di cose, in quanto leader dei due partiti maggiori in legittima competizione fra loro, non hanno la possibilità di mettere in campo: la capacità di far sì che ci si ritrovi in un “terzo comune”. La bussola di Corrado Ocone
Le convulsioni a 5 Stelle scuotono governo (e Pd). La bussola di Ocone
Il braccio di ferro di Conte con Draghi è un gioco pericoloso. Il premier lo sa e, cogliendo il pericolo del logoramento – da cui in Italia nessuno è immune – ha deciso di tagliare corto: ha concesso quel che poteva e per il resto non avrà timore, domani, di far votare la fiducia. Questa partita è costata il rinvio a settembre delle norme su fisco e concorrenza, ma ha anche un prezzo politico. Pagato soprattutto dal Pd
Salvini, Meloni e la ricerca della coesione perduta. La bussola di Ocone
La scelta dei candidati per le amministrative ha messo in luce il problema dell’unità del centrodestra. Allora è necessario, casomai immediatamente dopo le elezioni, agire lungo due direttrici per non rischiare di arrivare impreparati alla prova del governo. Ecco quali nella bussola di Corrado Ocone
Mattarella, 80 anni e un lavoro da completare. La bussola di Ocone
Draghi-Mattarella è una coppia, a mio avviso, inscindibile: simul stabunt vel simul cadent, o quanto meno un Draghi senza Mattarella sarebbe non dico “delegittimato” ma sicuramente più debole nell’incisività delle sue politiche. Può il Paese permetterselo? La bussola di Corrado Ocone
Vi spiego perché Conte non farà cadere Draghi. La bussola di Ocone
Da una parte il possibile scontro con i governativi. Dall’altra l’instabilità interna e internazionale. Quanto caro può costare a Giuseppe Conte uno scossone definitivo al governo? Tanto, forse troppo
















