Partito di Renzi, Partito della Nazione o rifondazione del PD? Ad una settimana dallo “scossone” elettorale (eravamo stati profeti nel definire le lezioni regionali “scomode per tutti”) l’attenzione degli analisti politici sembra soffermarsi su questo dilemma. Eppure la battuta di arresto (un sostanziale pareggio) registrata dal PD sembra essere figlia -illegittima- di quel 41% che fece sobbalzare tanti a sinistra.…
Daniele Marchetti
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Legalizzare le differenze, non liberalizzare l'omologazione: ecco perché non possiamo dirci tutti irlandesi
Che l’amore, seppur tra grandi difficoltà e nel pieno rispetto di ogni libertà, trionfi sempre è, per un credete (anche laico), una sorta di “certezza”; di postulato ineludibile. Che anche il recente referendum irlandese sui diritti delle coppie omosessuali sia una conquista d’amore non è in discussione. E che l’amore debba essere coronato dal riconoscimento di fondamentali diritti civili, anch’esso…
La fiducia e l'aria nuova
Nel giorno in cui Pier Luigi Bersani si accorge che il PD non è più la sua “ditta” (sebbene Renzi glielo abbia cantato, da mesi, in tutte le lingue) e Francesco Boccia imputa alla “sua base” (tanto per non parlare di partiti personali) il suo voto di fiducia, gli italiani si sono perfettamente resi conto di quanti “cuor di leone”…
Pd e Regionali: Campania e Liguria avvisate
E se il “caso Paita” divenisse la “scusa” per riaprire i giochi democratici in Liguria e Campania? Per il momento tutti sembrano tenere la posizione: Renzi conferma la fiducia nella sua “delfina” ligure (cagione di un fragorosa quando rischiosa scissione interna) e il PD ligure fa quadrato intorno ad una candidatura che i sondaggi indicano vincente. Ma l’imbarazzo è forte.…
Area Popolare, gioco delle alleanze per rafforzare il governo?
Dopo le parole del Ministro Alfano, la strategia di Area Popolare appare, vivaddio, molto più chiara: arrivare al referendum costituzionale del 2016 in sella al Governo e poi schierarsi con Renzi a difesa delle riforme istituzionali realizzate dall’Esecutivo contro il “resto del mondo” dei Salvini, Vendola, Berlusconi, Meloni e Grillo. Il polo dei riformisti (di sinistra e di centro) contro…
ITALICUM: un futuro dal cuore (assai) antico
Recentemente il prof. Ainis, analizzando la nuova legge elettorale italiana, sottolineava come l’introduzione del premio di governabilità assegnato alla lista risulti essere al tempo stesso un vantaggio (assai significativo) per la maggioranza ed un importate (quanto deleterio) disincentivo per la formazione di una minoranza forte e coesa. Osservazione assai preziosa che chiarisce il portato politico-culturale in atto nell’Italia post-berlusconiana interpretata…
Italicum, la bomba di Renzi
L’accelerazione del premier sull’Italicum è l’arrocco che può far entrare in cortocircuito tutto l’assetto politico. Una bomba posta alle soglie di una tornata elettorale “scomoda” per tutti: per il centrodestra frantumato in mille rivoli e senza un barlume di progetto, per una sinistra ancora in cerca d’autore e, persino, per Renzi in pieno guado del Rubicone delle riforme e in…
L'epurazione dei fatti
Che dalla Presidenza del Consiglio non siano arrivate sollecitazioni sul Ministro Lupi affinché rassegnasse le dimissioni, ormai sono pochi a crederlo. Se, infatti, le parole continuano ad avere un senso, l’idea dell’interim per riportare ordine a Porta Pia, non pare proprio un lusinghiero riconoscimento al lavoro svolto dall’ex ministro, né -tantomeno - la condivisione dell’agenda assunta da quel dicastero. Un…
Berlusconi tra assoluzione giudiziaria e archiviazione politica
L’assoluzione del Cav, dopo anni di malcelati ammiccamenti o disinvolti processi mediatici, conferma la fiducia che, in ogni Paese “normale” e democratico, deve essere riposta nella Magistratura. Una fiducia che in questi anni è stata, da più parti, messa a dura prova ed in forte imbarazzo. Una fiducia divenuta, dopo la sentenza della Consulta sul cosiddetto “caso Ruby”, momento di…
Il partito nel partito: metamorfosi di una corrente
Molti, in questi anni, hanno suggerito a Matteo Renzi di emanciparsi dal PD, lanciare un partito nuovo capace di aggregare “al centro”, creare le premesse per il superamento della cruenta contrapposizione destra-sinistra che aveva caratterizzato l’esperienza berlusconiana ed offrire concretamente all’Italia “un nuovo sogno”. Sirene a cui Renzi non ha mai posto troppa attenzione, sebbene molti dei renziani della prima…