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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Trump vuole Tokyo come alleato chiave nell’IndoPac. Intervista a Nagao

Satoru Nagao, fellow dell’Hudson Institute basato a Tokyo, evidenzia che Usa e Giappone evitano tensioni commerciali per rafforzare la difesa. L’Indo-Pacifico resta centrale con Quad e Aukus, e la cooperazione con la Nato, rafforzata dalla crisi ucraina, è prioritaria. Tokyo riduce la presenza economica in Cina, mentre i dazi Usa hanno un ruolo strategico

Hamas-Israele, i motivi che rischiano di far saltare la tregua

Il piano Trump per Gaza rischia di far saltare la tregua tra Israele e Hamas? Gli equilibri presenti sono in bilico, con i terroristi palestinesi che forzano la mano contro Tel Aviv

AI, l’altra dimensione della cooperazione Golfo-Ue

La cooperazione tra l’Ue e i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo è essenziale per mantenere competitività e sicurezza nella corsa globale all’AI. Investimenti, infrastrutture, regolamentazione e formazione sono gli elementi chiave di una strategia che può portare benefici duraturi per entrambe le regioni, con una visione il più possibile comune o quantomeno compatibile

Riad contro Netanyahu. La Palestina ancora conta (o serve)

In una durissima nota stampa, l’Arabia Saudita accusa Netanyahu, e chi con lui promuove “idee estremiste”, di impedire a Israele di accettare la pace e di sabotare i tentativi dei Paesi arabi per la stabilizzazione. Messaggio chiaro sul percorso della normalizzazione, che dovrà passare dalla soluzione a due Stati per la Palestina (o almeno così dice la narrazione ufficiale del regno)

Trump-Ishiba, gli Usa con il Giappone ma sul deficit…

”Gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nella sicurezza del Giappone. Metteremo a disposizione la piena forza delle nostre capacità deterrenti per la difesa del nostro amico e alleato al cento per cento”, dice Trump al premier Ishiba, mentre spinge per riequilibrare il disavanzo commerciale

Imec, perché l'inviato speciale è una necessità di interesse nazionale 

L’Italia è pronta alla nomina di un Inviato Speciale per Imec. Il progetto ha valore trasformativo, e il governo Meloni intende difendere il ruolo di Trieste, capace di connettere l’IndoMed con iniziative come la Three Seas, anche perché Francia e Grecia giocano già da tempo le proprie carte

Ishiba alla Casa Bianca, il Pentagono nel Mar Cinese. Trump naviga l’Indo-Pacifico

Sicurezza economica, investimenti congiunti, difesa comune, incontri bilaterali. Mentre navi e aerei americani si muovono nell’Indo-Pacifico con Australia e Filippine, Trump ospita nel giro di pochi giorni i primi ministri di Giappone e India, alleati fondamentali nella regione. Contemporaneamente, dopo Netanyahu anche il re giordano sarà a DC per dare impulso agli interessi nell’Indo-Mediterraneo

Gaza, Trump pensa al futuro saltando il presente? L’analisi di Dentice

Trump lancia un’idea che scombussola il Medio Oriente e supera anni di storia, conflitti e policy. Trasformare Gaza in una pseudo-Dubai è una visione di lunga gittata con molti ostacoli immediati. Dentice (OsMed) spiega quali dossier sono sensibilizzati

Nessuna guerra commerciale, Trump non colpirà le relazioni transatlantiche. Zeneli spiega perché

“Onestamente credo che non vedremo dei dazi transatlantici nel futuro, ma solamente sui settori particolari in caso di mancata soluzione nelle negoziazioni transatlantiche”, spiega Zeneli (Atlantic Council) commentando con Formiche.net le scelte di Trump, l’America First Trade Policy, le questioni in sospeso e cosa c’è da aspettarsi riguardo all’Ue (e all’Italia)

Con Trump servono azioni e non reazioni. Ecco perché

Demarais (Ecfr) spiega perché Trump ha usato la leva delle tariffe con Messico e Canada, ragionando su cosa potrebbe esserci in ballo con l’Ue. Per il ministro Urso, la “tregua” decisa con i due alleati nordamericani indica ciò che è possibile fare per l’Ue, che però deve “muoversi in fretta, non limitarsi a reagire ma ad agire, con una visione strategica e non con misure tampone, con la politica e non con la burocrazia”

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