Diciotto mesi dopo il 7 ottobre, la guerra si è allargata in un confronto regionale a geometria variabile. Al centro c’è l’Iran, con la questione nucleare ancora aperta e una crescente competizione tra potenze nel Levante. Per Dentice, analista nell’Osservatorio Mediterraneo (OsMed) dell’Istituto per gli Studi Politici S. Pio V, Israele è “sull’orlo di un burrone” anche per via delle fratture interne che Netanyahu tenta di coprire con l’espansione del conflitto
Emanuele Rossi
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Cosa lega l'antisemitismo cinese al confronto con gli Usa? Risponde Gering
In alcune occasioni, diplomatici cinesi hanno tracciato paragoni diretti tra lo Xinjiang e Gaza in merito alle accuse di genocidio, e tra Gaza e l’Ucraina rispetto all’ordine internazionale basato sulle regole. Gering (Acus) spiega a Formiche.net perché Israele viene rappresentato come un proxy americano, una pedina della sua egemonia regionale, innescando una dinamica in cui più è demonizzato, più ne risente l’immagine degli Stati Uniti
Gli Usa lanciano i B-2 contro gli Houthi. Messaggio strategico
Gli USA intensificano l’offensiva contro gli Houthi: B-2 in azione sullo Yemen anche per mandare un messaggio ai nemici strategici e agli alleati. Chiamato in causa l’Iran, forse con un doppio valore della minaccia
The tariff bombshell, implicazioni geoeconomiche dei dazi di Trump
Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato una nuova ondata di dazi, descritta dagli esperti dell’Ecfr come una “rivoluzione tariffaria” con effetti potenzialmente devastanti sull’economia globale. Colpiti Usa, Europa e Paesi in via di sviluppo, con settori strategici come l’agroalimentare e l’aerospazio sotto pressione
Tutte le manovre di Russia e Cina attorno al Giappone
Dietro la pressione, due obiettivi strategici: Pechino vuole deviare l’attenzione giapponese da Taiwan; Mosca mira a impegnare gli Stati Uniti su due fronti. La convergenza sino-russa, pur con limiti tecnici, appare sempre più strutturale
L’Italia nomina l’ambasciatore Talò come inviato per Imec
Francesco Talò, ex consigliere diplomatico presso l’Ufficio del Primo Ministro, è il primo inviato speciale italiano per il Corridoio India-Medio Oriente-Europa (Imec). Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato la decisione mercoledì, prima della sua visita ufficiale a Nuova Delhi la prossima settimana. Formentini (Lega): “L’Italia, con i suoi interessi nevralgici in quelle aree, deve esserne protagonista, e la nomina di Talò, a cui va un immenso in bocca al lupo, ci porta sulla strada giusta”
A Roma i leader di Uk, Turchia e Usa. Ecco l’agenda Meloni secondo Coratella
Re Carlo, Erdogan e Vance attesi a Roma nei prossimi giorni. Secondo Teresa Coratella, vicedirettrice dell’ufficio romano dell’Ecfr, l’agenda internazionale della presidente Meloni appare chiaramente finalizzata a ritagliare per l’Italia un ruolo di rilievo e a mantenere nel pensiero strategico nazionale partner considerati essenziali per gli interessi economici e politici del Paese. “Tuttavia, quel che serve in questo momento di grave crisi politica e securitaria dell’Ue, è anche una strategia che guardi al lungo periodo, di cui a beneficiarne non sarà solo Bruxelles, ma Roma stessa”
Alta tensione nell’IndoMed. Trump minaccia Houthi e Iran
La guerra agli Houthi complica lo sviluppo strategico di Trump, trascinato in Medio Oriente per proteggere l’IndoMed, con l’Europa che sta sulla difensiva e la Cina che incassa un risultato (per quanto momentaneo)
L'esercitazione Mare Aperto è cruciale per il Mediterraneo (e per l'Italia)
L’operazione mette in campo forze ad alta prontezza, capacità avanzate e rafforza il ruolo strategico di Roma all’interno dell’Alleanza. Mare Aperto 25, guidata dall’Italia è la più ampia esercitazione marittima dell’anno per la Nato e la più grande manovra della Difesa di Roma
Nel Mar Rosso la Cina incassa l’indecisione europea e il coinvolgimento Usa
Mentre Washington accresce il proprio impegno militare contro gli Houthi e l’Europa fatica a tenere il passo, la Cina osserva e sfrutta: si smarca dal confronto diretto, trae vantaggio economico e strategico dal caos, e lascia che siano gli altri a consumare risorse e consenso. Un comportamento criticabile, ma perfettamente razionale