I Paesi del Golfo sono lanciati verso un rinnovato desiderio di sviluppo (su cui si basano i patti sociali di diversi regni). La Cina di Xi, nonostante le difficoltà attuali, è un interlocutore che crea interesse, in modo non necessariamente ostile agli Usa
Emanuele Rossi
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Il controllo di Xi sulle proteste spiegato da Oertel (Ecfr)
Piccole concessioni, controllo delle manifestazioni e del pensiero collettivo, ovattato cambio di narrazione, repressioni. Pechino vuole gestire le proteste, ma il leader non è disposto a sacrificare la politica Zero Covid, dice l’esperta
Che fare con un Iran sempre più vicino alla bomba e lontano dalla libertà
Dal MED2022 valutazioni e analisi sull’Iran. Porte aperte al negoziato, ma Teheran è in una fase complicata: l’arricchimento nucleare, le relazioni rotte con l’Iaea, la deriva del Jcpoa, le repressioni interne, l’appoggio alla Russia. Spazi strettissimi per evitare una destabilizzazione potenzialmente profonda
Macron a Washington con in testa anche Nuova Delhi
Il ministro della Difesa francese sarà in India nei prossimi giorni. Parigi si percepisce un attore dell’Indo Pacifico e non intende restare indietro dai grandi sistemi multilaterali come Quad e I2U2. Al di là del quadro militare, per gli europei (anche per l’Italia direttamente) ci sono spazi come interlocutori tra i Paesi della regione
Xi userà l'Ucraina per distrarre dai problemi interni? Risponde Fardella
Xi Jinping non accetterà le istanze di chi protesta, gestirà la pandemia così come ha iniziato, perché la zero-Covid policy è ormai simbolica. Ma per recuperare immagine e affidabilità con l’Europa e l’Occidente, potrebbe prendere una linea meno ambigua sull’invasione russa dell’Ucraina. Conversazione con il direttore del progetto China Med e professore dell’Università di Napoli “L’Orientale”
Iran, Usa e Israele si preparano al peggio
Sui cieli del Mediterraneo orientale è in corso un’esercitazione che coinvolge i due Paesi. Washington e Gerusalemme vogliono avere un piano di attacco contro Teheran, visto che altre opzioni di sicurezza stanno sfumando. E sull’intelligence…
La rabbia contro i simboli accomuna le proteste di Iran e Cina
Cina e Iran stanno attraversando una fase interna molto complicata. Un punto in comune, secondo Scita (Bourse&Bazar Found.) è come Tehran e Pechino si chiudono davanti alle istanze delle collettività che toccano i simboli delle leadership
L'effetto dei disordini in Cina sulle scelte Opec
Mentre il 5 dicembre le sanzioni europee per l’embargo del petrolio russo (e forse il price cap) entreranno in vigore, l’Opec si riunirà (il 4 dicembre) sperando che la Cina accetti le istanze dei manifestanti e allenti i lockdown
In Cina non è (ancora) Tienanmen, ma per Xi è una dura prova
Le proteste procedono in Cina. Le manifestazioni contro le regole sul Covid, eccessive ed esasperanti, si portano dietro istanze più profonde contro la leadership di Pechino. Tuttavia non siamo ancora davanti a una Tienanmen, spiega Giulia Sciorati, ricercatrice dell’Università di Trento ed esperta delle dinamiche cinesi, che invita a guardare alle Università e al simbolismo dello Xinjiang
Covid, Pechino non controlla più i cinesi?
I lockdown hanno portato i cinesi alla saturazione. Le manifestazioni di protesta, pubbliche e in strada, iniziano a toccare corde delicate (Xi, il Partito, la libertà e la democrazia). A Pechino serve una risposta per non sembrare debole