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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Da Capri, la ministeriale G7 guarda all’Indo Pacifico

La ministeriale del G7 a Capri ha avuto un focus particolare sull’Indo Pacifico. Metà della sezione “sfide globali” del communiqué è occupata dai temi e dai dossier della regione. Ecco di cosa si è parlato, dalla Cina alla libertà di navigazione

Ristabiliti i non-equilibri tra Iran e Israele. Cosa aspettarsi secondo Alcaro

“Alla luce delle notizie relative agli attacchi del 19 aprile, esortiamo tutte le parti a lavorare per evitare un’ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare in tal senso”, si legge nel comunicato congiunto dopo la riunione ministeriale del gruppo. Per Alcaro (Iai), se non ci saranno ulteriori attacchi si è per ora usciti dalla traiettoria dell’escalation. Tuttavia Israele non smetterà di compiere operazioni nella zona grigia contro l’Iran

Cosa significa il presunto attacco israeliano in Iran

Una base militare in Iran sarebbe stata colpita da Israele in modo molto lieve e quasi simbolico. L’obiettivo è mandare un messaggio senza innescare un’escalation?

Perché il Niger è il simbolo dell'Africa che il G7 intende riagganciare

Il caso Niger continua a essere un esempio di scollamento tra gli interessi occidentali in Africa e quelli dei locali. Al G7 Esteri, ospite il capo della diplomazia della Mauritania, si parla anche del continente, mentre a Niamey sfilano i corte pro-Russia e anti-Usa

Dilemma Israele. Colpire i Pasdaran o strategia regionale?

C’è in ballo la possibilità di creare un sistema di protezione aerea regionale, e di deterrenza, che limiterà le attività dell’Iran: per questo Israele sta riflettendo sul contrattacco. Potrebbe accontentarsi di eliminare il generale Hajizadeh, capo delle operazioni aeree dei Pasdaran? Il rischio è anche che un Iran colpito pesantemente finisca per diventare un satellite di Russia e Cina. Di tutto questo si parla anche al G7 di Capri

Per il G7 la sicurezza marittima globale è una responsabilità collettiva

Il G7 dedica un’attenzione particolare alla sicurezza marittima. Via mare scorrono i flussi geoeconomici globali, ed episodi come quelli del Mar Rosso o nel Mar Nero (con l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina) testimoniano come la sicurezza delle rotte della globalizzazione e delle catene di approvvigionamento sia una responsabilità collettiva

Risposta israeliana in arrivo. Rischi tattici e strategici secondo Wechsler

Per William Wechsler, direttore dei Middle East Programms dell’Atlantic Council, l’Iran sta spostando gli equilibri dello status quo, ma Israele dovrebbe concentrarsi prima su Hamas, sul controllo della Striscia evitando altre vittime civili. Successivamente, con gli Usa, su un cambio di approccio verso Teheran — che non cambierà comportamento a meno che non cambierà il regime

Perché due alti funzionari Usa sono in Cina, dopo gli incontri con Giappone e Filippine

Due alti funzionari dell’amministrazione Biden viaggiano in Cina per mantenere aperto il canale di contatto, dopo gli incontri di alto livello ospitati alla Casa Bianca con gli alleati Giappone e Filippine – e criticati dalla Repubblica popolare. La comunicazione Pechino-Washington continua (con nuove visite in arrivo)

Iran-Israele, così l'Ue può indicare la traiettoria diplomatica. Il commento di Barnes-Dacey

Per Barnes-Dacey, direttore del Mena Programme dell’Ecfr, gli europei dovrebbero lavorare con gli americani per evitare che Israele reagisca con un contrattacco sull’Iran. G7 e Paesi della regione del Golfo chiedono di evitare l’escalation dopo il bombardamento (non simbolico) di Teheran

Cosa significa per l'Italia guidare la task force in Mar Rosso

È per me un onore servire come comandante del CTF 153. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con le nazioni regionali e partner per garantire la sicurezza marittima e la stabilità in questa vitale arteria economica”, commenta il capitano della Marina Roberto Messina, alla guida della Task Force delle Combined Maritime Forces

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