I media americani hanno dato piuttosto risalto a una notizia avuta da Yahoo! News: Carter Page, consigliere del candidato repubblicano alla Casa Bianca, sarebbe nei radar dall'intelligence che vuole capirci di più su una sua rete di collegamenti in Russia. Secondo i funzionari dei servizi americani, Page avrebbe avuto contatti con notabili di alto livello del Cremlino, ai quali avrebbe promesso…
Emanuele Rossi
Leggi tutti gli articoli di Emanuele Rossi
Come cambierà la Nato
Lorenzo Carrieri è un analista che collabora con diversi centri di ricerca e con la rivista specialistica americana FairObserver, postgraduate student presso School of Advanced International Studies della John Hopkins University, è specializzato in international security. Abbiamo affrontato con lui la questione Nato, ossia come l’Alleanza Atlantica si sta modificando e quali saranno i cambiamenti, le sfide e i pericoli futuri. DALLA…
Chi ha rapito e perché gli italiani in Libia?
Quattro giorni fa due lavoratori italiani, Bruno Cacace e Danilo Calonego, sono stati rapiti in Libia insieme ad un collega canadese, Frank Boccia: la Farnesina sta lavorando per conoscere maggiori dettagli sulla vicenda e sui rapitori, cercando di sviare le dichiarazioni propagandistiche dei libici e informazioni deviate o pretestuose. Il contesto politico in cui è avvenuto il rapimento è d'altronde complesso,…
Tutti pronti per sfilare (di nuovo) Mosul all'Isis?
La campagna militare contro lo Stato islamico in Iraq prosegue, anche se, fa notare il Situation Report di Foreign Policy, è uscita un po' dai riflettori delle cronache per via dell'aggravarsi della crisi siriana – dove la situazione prosegue su due piani distinti che a volte si incrociano: la lotta al terrorismo e la gestione della guerra civile. LA MISSIONE, AGAIN…
Gli italiani rapiti in Libia, e come raccontare le cose malamente
Ieri un importante quotidiano italiano a proposito di una dichiarazione riguardo alla sorte dei due connazionali rapiti qualche giorno fa in Libia, che potrebbero essere finiti in mano di al Qaeda, scriveva: "Lo ha detto il colonnello Ahmed al Masamari, portavoce dell'esercito che fa capo al governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj che controlla la zona di Ghat, luogo…
Ecco i sospetti sugli hacker anti Casa Bianca
Nello stesso giorno in cui Yahoo comunicava che circa 500 milioni di account dei propri clienti erano stati violati (aprendo dunque a informazioni private e personali), il sito hacker DCLeaks.com pubblicava un'immagine del passaporto di Michelle Obama e le conversazioni private di alcuni membri dello staff della campagna presidenziale della candidate democratica Hillary Clinton. Washington prende sul serio la violazione, nonostante…
Cosa fanno Stati Uniti e Russia in Siria?
È ormai chiaro che la tregua in Siria regge soltanto nella mente di alcuni alti funzionari americani (John Kerry, segretario di Stato: "La tregua non è morta"; John Kirby, suo portavoce, "la Russia chiarisca la sua posizione" e andiamo avanti). Sul campo i combattimenti sono ripresi dalla serata di lunedì, che invece doveva essere il giorno in cui, dopo una settimana…
Stati Uniti e Russia tra divisioni, rimbrotti e convergenze parallele
"La Russia sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza" ma "se continua a interferire negli affari dei paesi vicini, questo renderà i confini del Paese meno sicuri", è un passaggio del discorso con cui martedì Barack Obama ha salutato ufficialmente i capi di stato e di governo del mondo, riuniti a New York per l'assise generale delle Nazioni…
Che cosa sta succedendo in Siria
Il segretario di Stato americano John Kerry ha detto da New York, dove è in corso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che il cessate il fuoco in Siria "non è morto", ma sembra un'affermazione ottimistica quanto politica, senza però un traguardo concreto. C'è un'immagine granitica per definire la tregua in Siria che aveva come obiettivo nel brevissimo termine di inviare aiuti…
Ahmad Khan Rahami, chi è il sospetto attentatore arrestato a New York
Ahmad Khan Rahami, ventotto anni, afgano naturalizzato americano, sospettato numero per le bomba nel quartiere di Chelsea e per quelle in New Jersey, è stato arrestato. L'uomo è stato preso dopo una sparatoria a Linden, NJ. L'Fbi e polizia lo avevano identificato grazie alle impronte digitali su uno degli ordigni inesplosi (cinque trovati a Elizabeth, in New Jersey, uno a Manhattan), alle…