Per l’ambasciatore Wadhwa, la riapertura delle comunicazioni militari tra Usa e Cina è uno dei grandi obiettivi del vertice Xi-Biden. L’India è una “componente fondamentale, come contrappeso alla Cina” nell’Indo Pacifico, spiega Aneja (The Hindu)
Emanuele Rossi
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Sul tavolo di Biden e Xi anche il Fentanyl. L’importanza dell'incontro secondo Demarais (Ecfr)
Per Agathe Demarais, senior fellow dell’Ecfr, convincere la Cina a porre un freno alle spedizioni di sostanze chimiche usate per il Fentanyl “sarebbe una vittoria (bipartisan) per la parte americana” e sarebbe uno dei risultati concreti di un incontro Biden-Xi che comunque non modificherà le relazioni
Usa-Cina, come andare oltre l'incontro all'Apec Summit. L'analisi di Carrai
Per Carrai (Nyu Shanghai), in un mondo ideale dopo l’incontro Biden-Xi i rapporti tra Stati Uniti e Cina migliorerebbero. Ma le relazioni sono troppo competitive e servirebbe molta volontà politica per cambiare il corso delle cose
Perché Biden e Xi discuteranno anche di AI e armi robotiche? Risponde Vanberghen
Per Vanberghen (Eui/Commissione Ue), un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Cina per vietare l’uso dell’AI su aree sensibili suggerirebbe “il riconoscimento della necessità di un impiego responsabile ed etico in ambito militare in questo nostro mondo così complesso”
Così Pechino plasma un nuovo concetto di diritti umani
Per Pechino, non esiste un modello universale per la promozione e la protezione dei diritti umani. Semmai ogni Paese dovrebbe determinare il proprio percorso in base a fattori storici, culturali e socio-economici
I Paesi arabi cercano un fronte comune sulla crisi israeliana
Da Riad, il mondo arabo-islamico cerca di gestire le criticità del conflitto tra Israele e Hamas, accontentando le masse, evitando azioni sbilanciate, assorbendo posizionamenti, interessi e narrazioni, e seguendo anche gli interessi dei grandi player internazionali
Su Israele e Palestina la Cina continua a tenere una linea ambigua
Pechino si muove con ambiguità (classica) sulla questione israelo-palestinese e anche sul conflitto contro Hamas. I cinesi intendono mandare il messaggio di potenza responsabile che lavora per la stabilità e la pace, mentre gli Stati Uniti sono sbilanciati su Israele
Nella lotta per i porti, la Cina trova gli Emirati in Africa. Il caso Tanzania
Sul controllo dei porti in Africa si sta aprendo una competizione tra Cina ed Emirati. Pechino vuole sfruttare la narrazione win-win per essere presente in un settore dove Abu Dhabi ha avviato i propri progetti strategici per il futuro
Biden-Xi. L'incontro a San Francisco serve a segnare il perimetro della competizione
L’incontro tra Biden e Xi sarà caricato di significati da entrambi le parti, e potrebbe riaprire le comunicazioni militari (in ottica strategica?). Per Fasulo (Ispi), i due Paesi stanno cercando di definire le regole di ingaggio di questa competizione, consapevoli che ormai la competizione c’è. Di essa fa parte la messa in sicurezza della sfera economica, e per questo “ogni Paese cercherà di rendersi il più possibile indipendente e di aumentare il vantaggio tecnologico sull’altro”
Pausa umanitaria. Biden ottiene risultati dalla crisi con Israele
Il mondo arabo pressa l’amministrazione Biden perché eccessivamente sbilanciata su Israele, mentre l’elettorato ebraico statunitense apprezza il lavoro del presidente. Washington ottiene da Netanyahu l’apertura di “pause umanitarie” a Gaza, mentre si lavora per la diplomazia, la lotta ai terroristi di Hamas, e per un cessate il fuoco strutturato